Europa possibilista sul ritiro delle pesche
la sollecitazione per un intervento straordinario di ritiro delle pesche, si è dichiarato
possibilista chiedendo le schede tecniche al Ministero dell’agricoltura. Un segnale
di attenzione che il Governo sta manifestando accogliendo le richieste del mondo agricolo
Diecimila chilogrammi di pesche hanno raggiunto i centri della solidarietà piemontesi nella prima giornata di mobilitazione dei frutticoltori italiani che evidenziano i bassi prezzi riconosciuti al proprio prodotto: così bassi che non coprono neppure i quaranta centesimi dei costi di produzione da loro sostenuti.
Roberto Moncalvo presidente Coldiretti: “Parte dal Piemonte la mobilitazione nazionale dei frutticoltori italiani che stanno lavorando in regime di dumping sociale, costretti ad operare in una situazione di concorrenza economica sleale. Inoltre i cittadini non hanno alcuna garanzia sulla loro salute poiché si trovano costretti all’acquisto di frutta trasformata anonima poiché non è ancora obbligatoria l’indicazione dell’origine in etichetta nella filiera dell’ortofrutta trasformata. Su questi argomenti impegniamo il governo nazionale e la commissione europea nell’interesse del sistema Paese”.
Il settore vive due grandi problematiche: innanzi tutto la stagione metereologica che ha concentrato la maturazione delle pesche nello stesso periodo in tutta Europa per cui si genera un eccesso di offerta del prodotto del 10% rispetto ai consumi. Il clima bizzarro spesso freddo e piovoso ha inoltre rallentato i consumi. Il secondo problema è legato al fatto che la filiera della frutta è totalmente da riorganizzare in quanto tarata su un sistema commerciale superato. Per fare questo c’è bisogno di un ruolo attivo delle Organizzazioni di Produttori e di una trasparenza di rapporti con la grande distribuzione organizzata attraverso la quale passa il 70% dei consumi.
Presenti alla manifestazione presidenti e direttori delle Coldiretti provinciali, tecnici di campo organizzati da Coldiretti e dirigenti dell’Organizzazione che operano nel settore frutticolo.
“Abbiamo definito la manifestazione pesca…la salute – conclude il direttore di Coldiretti Piemonte Antonio De Concilio, poiché riteniamo nell’ottica della nostra Organizzazione di continuare il dialogo con i consumatori promuovendo momenti di solidarietà come quello attuale e con il pieno appoggio delle Associazioni dei Consumatori che questa mattina erano in piazza con noi. Nonostante le difficoltà economiche siano tante, etica e solidarietà non mancano. Intanto, il commissario europeo all’agricoltura Ciolos nel ricevere dal Governo italiano la sollecitazione per un intervento straordinario di ritiro delle pesche, si è dichiarato possibilista chiedendo le schede tecniche al Ministero dell’agricoltura. Un segnale di attenzione che il Governo sta manifestando accogliendo le richieste del mondo agricolo e avanzate tra le altre anche dalla Regione Piemonte”.