Sezioni


Europa, Italia e Piemonte dopo le elezioni


Il passaggio elettorale ci ha consegnato una situazione nuova in Europa, in Italia e in Piemonte.
In Europa assumono consistenza i partiti antieuropei, non assimilabili tra loro e con radici addirittura opposte tra estrema destra e estrema
sinistra, che comunque in alcuni Paesi diventano il primo partito. Soltanto in Italia e in Germania vincono i partiti di governo. Il Partito popolare europeo (centro-destra) ha conquistato più seggi, ma si troverà davanti al problema di ricostituire il fronte dei partiti europeisti e sarà necessaria una coalizione per guidare l’Europa. Popolari e socialisti dovranno quindi trattare e cercare di intendersi.
In Italia si è avuta la conferma che l’elettorato non vota più per appartenenze, ma sceglie secondo le situazioni. Oggi ha premiato l’impegno del premier Renzi volto a impostare cambiamenti significativi sul piano istituzionale ed economico-sociale,
dimostrando di fidarsi meno della protesta che non offre progetti credibili e di considerare l’area moderata totalmente da ristrutturare.
In Piemonte ha stravinto Sergio Chiamparino, con una coalizione di centro-sinistra che potrà contare su ben 32 consiglieri dei 50 che compongono il Consiglio regionale. Gli elettori hanno chiesto dunque di recuperare stabilità di guida, ma nel cambiamento.
Da oggi i problemi sono di nuovo sul tavolo per essere affrontati in uno scenario certo modificato, ma che continua a richiedere l’eliminazione degli sprechi, l’attenuazione degli squilibri e una maggiore attenzione alle esigenze di cittadini e imprese.

(Fonte: Confagricoltura)