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Etichettatura carni al vaglio dell’Europa


Entro il mese di dicembre la Commissione Europea dovrà esprimersi sull’indicazione dell’origine per carni di pollo, suino e ovicaprini, con diverse opzioni di costo. Ma la situazione non sembra ancora definita una volta per tutte.
Da un lato, infatti, alcuni paesi come la Francia anticipano la disposizione circa l’origine in etichetta, dall’altra emergono dubbi circa le modalità di indicare le carni trasformate.
La questione può essere affrontata da due punti di vista: quello del cosiddetto “ingrediente primario” (da definire, ma verosimilmente detto quando presente per almeno il 50% del prodotto finale); e quello della carne trasformata, usata come ingrediente (art. 26, par.6 del Reg. UE 1169/2011).
In entrambi i casi, la proposta deve arrivare da parte della Commissione, entro il 13 dicembre 2013. Entro la fine del mese ci si attende che la Commissione pubblichi una nuova bozza, la cui responsabilità figura sotto la Direzione generale Salute e Consumatori del commissario Tonio Borg.
Nel frattempo, il Parlamento Europeo sta chiedendo alla Commissione di proporre l’instaurazione di un sistema di etichettatura di origine per la carne presente nei piatti preparati, a tutela del consumatore.