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Domande di disoccupazione agricola entro il 31 marzo, ecco chi e come ne ha diritto


Come di consueto, il periodo di febbraio e marzo è meritevole di attenzione per la presentazione delle domande di disoccupazione agricola.

Anche il 2018 vede la possibilità di presentare la domanda per ottenere un indennizzo per le giornate non lavorate nell’ambito del settore agricolo.

Generalmente, i soggetti maggiormente interessati sono gli operai agricoli a tempo determinato e quelli a tempo indeterminato che lavorano per parte dell’anno; esistono, poi, ulteriori categorie di soggetti che possono accedere.

I requisiti principali per l’accesso al sussidio di disoccupazione agricola, che, si ricorda, segue regole leggermente diverse da quelle della disoccupazione degli altri settori, come riportato dall’INPS, sono i seguenti:

  • iscrizione negli elenchi nominativi dei lavoratori agricoli dipendenti per l’anno cui si riferisce la domanda o un rapporto di lavoro agricolo a tempo indeterminato per parte dell’anno di competenza della prestazione;
  • almeno due anni di anzianità nell’assicurazione contro la disoccupazione involontaria (mediante l’iscrizione negli elenchi agricoli per almeno due anni o in alternativa con l’iscrizione negli elenchi per l’anno di competenza della prestazione e l’accreditamento di un contributo contro la disoccupazione involontaria per attività dipendente non agricola precedente al biennio di riferimento della prestazione);
  • almeno 102 contributi giornalieri nel biennio costituito dall’anno cui si riferisce l’indennità e dall’anno precedente (tale requisito può essere perfezionato mediante il cumulo con la contribuzione relativa ad attività dipendente non agricola purché l’attività agricola sia prevalente nell’anno o nel biennio di riferimento).

Chiaramente, per poter percepire la disoccupazione agricola, il lavoratore deve presentare apposita domanda INPS, entro il 31 marzo dell’anno successivo a quello in cui si è verificata la disoccupazione. Pertanto, occorre prestare attenzione, in quanto la scadenza 2018 si sta avvicinando.

 

Angelo Pasero, Agrieuro (Savigliano)