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Dogliani Docg a Torino emozioni di un grande vino


Lunedì 2 dicembre, presso la sede della Confcommercio di Torino, in via Massena, si è svolta la presentazione “Dal vitigno dolcetto il Dogliani Docg: tutti i colori, i profumi, le emozioni di un grande vino” che ha voluto proporre nel capoluogo piemontese la nuova annata del Dogliani docg.
“Dopo la presentazione del Dogliani Docg a Roma nel 2012 – afferma
Ferruccio Dardanello presidente Unioncamere Piemonte e Camera di commercio di Cuneo – è la volta della capitale sabauda dove, anche
nel suo hinterland, gli estimatori del vino sono numerosi. Ancora una
volta, l’impegno dell’ente camerale cuneese si concretizza nel sostegno delle produzioni di eccellenza del territorio portando alto il nome del made in Italy nel mondo”.
Il Dogliani docg ci racconta di una forza del territorio che non è solo frutto dei prodotti della natura, ma anche e soprattutto la passione e la genialità di generazioni di uomini e imprenditori che hanno saputo conferirgli un’identità unica nel panorama dei più nobili vini nazionali e internazionali.
“È con piacere che l’Ascom torinese ospita – sottolinea Maria Luisa
Coppa, presidente Ascom-Confcommercio di Torino e provincia e
Confcommercio Piemonte – la presentazione di un grande vino come il
Dogliani Docg. Ritengo preziose le iniziative come quella odierna
promossa dalla Camera di commercio, in quanto rappresentano un
supporto per il settore dell’enogastronomia, trainante sotto l’aspetto
culturale ed economico non solo del nostro territorio, ma dell’intero
Paese ”.
Nell’aprile 2011 si è registrato un importante cambiamento nel panorama delle Doc e Docg italiane perché, caso raro in Italia, due
denominazioni, il Dolcetto Dogliani e quello delle Langhe
Monregalesi, si sono unite a vantaggio di un unico nome, fortemente legato a un territorio: Dogliani.
“Da aprile 2011 c’è una nuova importante Docg in Italia: il Dogliani.
I produttori hanno scelto di puntare sul nome del territorio legandolo in modo irripetibile al proprio vitigno storico, il dolcetto – afferma Anna Maria Abbona, presidente della Bottega del Vino di Dogliani -.
Oggi Dogliani si pone come punto di riferimento per tutti gli appassionati di vini autentici, unici e tradizionali”.
In questo modo Dogliani ha dato un segnale di unità territoriale,
semplificazione e chiarezza negli intenti e si pone per qualità del vino, vocazione, estensione geografica e capacità dei produttori come punto di riferimento per un vitigno antico e tradizionale del Piemonte.
Il Dogliani Docg, che nel 2012 ha prodotto un potenziale di 5
milioni di bottiglie per complessivi 35.600 ettolitri di vino, è
prodotto con 100% di uva dolcetto, con rese che non possono
superare i 70 quintali ad ettaro ed è prevista la possibilità di avvalersi della dicitura Superiore se il vino ha una gradazione minima di 13 gradi e un invecchiamento minimo di un anno.
“La manifestazione odierna – sostiene il sindaco di Dogliani Nicola
Chionetti – si inserisce nel percorso di promozione territoriale sostenuta dai privati e dalle istituzioni. Individuato lo strumento per emergere dal mercato globale dobbiamo saperlo utilizzare al meglio. Si deve lavorare uniti, superando i campanilismi”.
L’evento, che vede protagoniste 40 aziende cuneesi produttrici di
Dogliani Docg, con oltre 90 etichette, è presentato dalla Camera di
commercio di Cuneo, grazie alla sua azienda speciale CEAM (Centro
Estero Alpi del Mare), in collaborazione con i produttori del Dogliani
Docg, la Bottega del Vino di Dogliani, l’Ascom Confcommercio
Imprese per l’Italia di Torino e provincia, l’Epat (Esercizi pubblici
associati Torino e provincia), la delegazione di Torino dell’Associazione Italiana Sommelier, l’Istituto alberghiero “Virginio-Donadio” di Dronero e Unioncamere Piemonte.
Il vino degustato è stato abbinato ad alcune specialità
agroalimentari del territorio, preparate dagli allievi dell’Istituto
Alberghiero coordinati dai loro docenti.
All’evento, tra gli ospiti, presenti importanti nomi della ristorazione piemontese, responsabili di enoteche, wine bar, giornalisti, appassionati ed esperti del settore che hanno scoperto le infinite sfumature di un vino che abbina al colore rosso rubino e al profumo intenso di fiori e frutti freschi un sapore secco e armonico con un retrogusto ammandorlato e fragrante.