Dichiarazione di giacenza di vini e mosti, in Piemonte il termine scade il 10 settembre 2019, ecco chi è esonerato
Come di consueto, intorno al periodo di agosto, in Piemonte, è tempo di presentare la Dichiarazione di giacenza di vini e/o mosti. Il 2019 non è certo da meno, pertanto è bene riepilogare i tratti essenziali di tale adempimento.
Innanzitutto, le regole nazionali di riferimento sono dettate dalla Circolare Agea n. 63427 del 30 luglio 2019. Il Piemonte, poi, con la Determinazione n. 775 del 31 luglio 2019 ha specificato alcuni punti chiave, al fine di consentire la presentazione della Dichiarazione ai soggetti residenti o con sede legale nel territorio della Regione Piemonte.
A livello generale, non si rilevano grossissime novità rispetto allo scorso anno.
I soggetti obbligati alla presentazione della Dichiarazione di giacenza di vini e/o mosti, si legge nel testo della Determinazione, sono le persone fisiche o giuridiche, o le associazioni di dette persone, che detengono vini o mosti di uve e/o mosti concentrati e/o mosti concentrati e rettificati alle ore 24.00 del 31 luglio 2019. Viene, altresì, illustrato come siano esonerati dall’obbligo dichiarativo i seguenti soggetti:
- I consumatori privati.
- I rivenditori al minuto che esercitano professionalmente un’attività commerciale avente per oggetto la vendita diretta al consumatore di piccoli quantitativi.
- I rivenditori al minuto che utilizzano cantine attrezzate per il magazzinaggio e il condizionamento di quantitativi di vino non superiori a 10 ettolitri.
In Piemonte, la Dichiarazione di giacenza si presenta con mezzi informatici. Il sistema che ne consente la predisposizione è il SIAP, il sistema informativo regionale dedicato all’agricoltura. La base dati da cui si parte è costituita dal fascicolo aziendale, che deve essere costituito e, se già presente, aggiornato.
La presentazione della Dichiarazione si può portare a termine nel periodo compreso tra il 1 agosto ed il 10 settembre 2019. Occorre rispettare le tempistiche, altrimenti possono scattare delle sanzioni per tardività.
Nella sua fase centrale, dunque, questo adempimento, che rientra in un più ampio quadro di monitoraggio e rilievo dati del settore vinicolo, certamente molto importante nell’ambito regionale piemontese.
Angelo Pasero, Agrieuro (Savigliano)