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Denuncia aziendale per la manodopera, battaglia vinta sulla burocrazia: “Ma in Piemonte l’Inps è in ritardo”


Dopo anni di lotta contro il muro di gomma della burocrazia nazionale, l’estate 2019 ha segnato per gli agricoltori la fine di un incubo.

A seguito della conversione in legge del cosiddetto Decreto Semplificazione, infatti, il 26 giugno l’Inps ha comunicato che “i dati della Denuncia Aziendale possono essere acquisiti d’ufficio dall’Inps direttamente attraverso il Fascicolo Aziendale istituito nell’ambito dell’anagrafe delle aziende agricole, gestito dal Sistema Informativo Agricolo Nazionale (Sian)”.

«E’ senza dubbio una buona notizia – commenta il direttore regionale di Cia Agricoltori italiani del Piemonte (principale organizzazione datoriale agricola della provincia di Torino), Giovanni Cardone -, perché fino ad ora la compilazione dei dati riguardanti terreni, macchinari e allevamenti, necessari alla Denuncia Aziendale, andava eseguita manualmente, particella per particella, con un enorme, quanto inutile dispendio di tempo e energia, tanto più che si tratta di informazioni già in possesso della Pubblica Amministrazione. Un’assurdità che abbiamo tenacemente combattuto, sostenendo che sarebbe bastato mettere in comunicazione i sistemi informatici dei vari soggetti pubblici interessati, risparmiando alle aziende agricole e agli uffici preposti alla loro contabilità un calvario burocratico che nell’era digitale non poteva avere nessuna ragione di esistere».

Ora la speranza è che il sistema entri a regime dappertutto, perché, mentre in Valle d’Aosta la novità non ha trovato impedimenti operativi, in Piemonte, ed in particolare in provincia di Torino, l’Inps non è ancora riuscito ad accedere ai fascicoli gestiti dal Sian.

«Se il problema non si risolverà entro fine mese – osserva la referente dell’Ufficio paghe della Cia Agricoltori italiani di Torino, Ivana Govich -, le denunce trimestrali della manodopera occupata (Dmag) per il periodo da aprile a giugno 2019 non potranno essere inviate, per cui si rischieranno sanzioni ai danni delle imprese agricole. Abbiamo chiesto spiegazioni alla sede nazionale dell’Inps, che ci ha risposto di essere impegnata nel superamento delle criticità tecniche del sistema informatico. Terremo costantemente la situazione sotto controllo, sollecitando soluzioni».