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Definiti i prezzi delle uve per i canoni di affitto 


In ottemperanza all’Accordo Collettivo sui contratti Agrari per la provincia di Cuneo, lo scorso 4 novembre sono stati stabiliti i valori delle uve DOC e DOCG 2013 necessari per determinare il canone di affitto annuo delle superifici vitate, in mancanza di riferimenti un tempo contenuti nelle mercuriali elaborate dalla Camera di Commercio. Soddisfazione è stata espressa da parte di Agrinsieme Cuneo, il coordinamento che rappresenta le aziende e le cooperative di Confagricoltura, Cia e Alleanza delle Cooperative Italiane (che a sua volta comprende Fedagri Confcooperative, Agci Agrital e Legacoop Agroalimentare).
Dopo un’attenta analisi delle quotazioni delle uve e dell’andamento del mercato, le organizzazioni agricole hanno così definito i valori per il 2013. “Possiamo ritenerci soddisfatti, in quanto le quotazioni delle uve poco si discostano da quelle rilevate l’anno precedente, nonostante la buona annata abbia portato ad avere rese in aumento nei vigneti – spiega Agrinsieme Cuneo -. Inoltre con la parte industriale e le cantine abbiamo intrapreso un percorso di confronto per raggiungere una produzione sempre più equilibrata, aumentare ancora la qualità del prodotto e remunerare adeguatamente tutti i fattori produttivi della filiera”.
Quanto avvenuto è conseguenza operativa dell’accordo collettivo sui contratti agrari della provincia di Cuneo, secondo le modalità previste dall’articolo 45 della Legge 203/82, siglato tra le principali organizzazione agricole lo scorso anno presso la sede di Confagricoltura a Cuneo. Tale intesa definisce regole e principi che potranno trovare applicazione sia in caso di rinnovo dei contratti d’affitto in corso, sia nel caso di nuovi contratti che abbiano per oggetto la concessione in affitto di vigneti nella provincia di Cuneo, purché realizzati ai sensi dell’art. 45 Legge 203/82.
L’accordo recita altresì che: “Il valore delle uve da utilizzare esclusivamente ai fini dei contratti agrari stipulati secondo i criteri previsti, saranno determinati da una apposita Commissione nominata dalle organizzazioni di categoria che hanno sottoscritto l’accordo. La Commissione determinerà annualmente un valore per ogni Denominazione, in modo che possa trovare applicazione il calcolo del canone di affitto annuale secondo i parametri di percentuale convenuti nei singoli contratti”.