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Dati positivi da Ismea ma sui prezzi agricoli…


Tra luglio e settembre 2016, il valore aggiunto agricolo ha registrato una crescita del +1% rispetto al corrispondente periodo del 2015.
A incidere positivamente la campagna di produzione del frumento duro, l’incremento delle macellazioni nel settore suinicolo e quello delle consegne di latte vaccino.

I dati divulgati il 1° dicembre dall’Istat, indicano una tendenza crescente del settore agricolo che continua a contribuire favorevolmente al trend dell’economia nazionale. Nel terzo trimestre dell’anno, il valore aggiunto conseguito dal settore ha registrato una variazione positiva di un punto percentuale su base annua: il suo livello si attesta su 7,27 miliardi, in aumento di 74 milioni sul livello del corrispondente trimestre 2015 in termini reali.

A incidere positivamente sul valore aggiunto agricolo del trimestre gli esiti della campagna di produzione del frumento duro che secondo le prime stime dell’Istat chiuderà con un raccolto record di 5 milioni di tonnellate, la crescita del settore suinicolo dove si registra un incremento della macellazione nei primi 7 mesi del 2016 (+3,4% su base tendenziale) e quella delle consegne di latte vaccino che – nel terzo trimestre 2016 – fanno registrare un + 2,3% rispetto allo stesso periodo del 2015.

“Non si può non essere felici per l’evoluzione positiva dell’economia agricola – ha commentato il presidente regionale della Cia Lodovico Actis Perinetto -, ma sul fronte dei prezzi dei prodotti agricoli non ci siamo proprio. Il raccolto del grano è stato abbondante, ma è stato pagato il 40% in meno dello scorso anno. Anche il latte continua ad essere sottopagato; Potremo festeggiare soltanto quando anche sul fronte dei prezzi alla produzione la situazione migliorerà”.

(Fonte: Cia Piemonte)