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Danni da calamità naturali meglio non farsi illusioni


In questi ultimi giorni il ministro dimissionario e candidato con l’Udc (in Piemonte) Mario Catania, ha firmato dodici decreti che prevedono l’attivazione del Fondo di solidarietà nazionale per i danni alle colture, alle aziende ed alle infrastrutture connesse alle attività agricole, causate soprattutto dalla siccità dei mesi scorsi. Tra questi ci sono numerosi territori della nostra regione tra cui le province di Alessandria, Asti, Cuneo, Novara, Torino, Vco (provincia di Cuneo, per le piogge alluvionali dal 02/09/2012 al 05/09/2012;province di Alessandria, Asti e Cuneo per la siccità dal 01/06/2012 al 31/08/2012; province di Novara, Torino e Verbano – Cusio – Ossola per la siccità dal 01/07/2012 al 31/08/2012).
Il deputato Massimo Fiorio, astigiano, membro della Commissione Agricoltura della Camera e candidato PD, ha accusato il Ministro Catania di farsi della propaganda elettorale a buon mercato perché “I decreti sullo stato di calamità per i risarcimenti alle aziende agricole sono assegni scoperti”.
Il Ministro Catania ha replicato che le dichiarazioni di eccezionale avversità atmosferica sono atti dovuti in presenza di particolari circostanze segnalate dalle Regioni colpite e di non avere alcuna discrezionalità in merito alle richieste che pervengono dalle Regioni.
Le predette dichiarazioni danno luogo, ha ricordato il Ministro, alla sospensione dei contributi previdenziali e a rimborsi in favore delle aziende agricole danneggiate, nei limiti previsti dalla dotazione di bilancio nazionale, cui possono concorrere le singole Regioni con ulteriori stanziamenti, ove disponibili o attivando anche i fondi comunitari previsti dai Programmi di sviluppo rurale, nel cui contesto è prevista un’apposita misura, denominata “Ripristino del potenziale produttivo danneggiato da calamità naturali”.
Gli scontri tra candidati sono particolarmente accesi in questa campagna elettorale ed è difficile distinguere tra verità e propaganda delle loro affermazioni.
La Cia sostiene che il Fondo di solidarietà non sia stato rifinanziato con la recente Legge di Stabilità e sia quindi praticamente privo di copertura.
“Per chi ha subito danni ingenti in conseguenza della siccità e delle piogge alluvionali sono momenti particolarmente difficili – ha dichiarato il Presidente regionale della Cia Roberto Ercole– e pertanto ritengo sia opportuno chiarire come stanno le cose, per non ingenerare inutili aspettative. Il riconoscimento dello stato di calamità naturale è senza dubbio un fatto positivo, per quanto sia arrivato con notevole ritardo rispetto a quando avrebbe dovuto. Il vero problema è che nel Fondo di solidarietà nazionale sono accantonate pochissime risorse, e pertanto nel breve periodo sarà impossibile finanziare gli indennizzi previsti. E’ meglio perciò che le aziende colpite dalle calamità naturali non si facciano troppe illusioni”.