Sezioni


Dalle “cinque stelle” alle “cinque stalle”


Forse servirebbe un Grillo anche per l’agricoltura.
Che possano piacere o meno le sue idee, il suo movimento si lega, comunque, con i concetti di “cambiamento” e “rinnovamento”. E questi non sono necessari solo al Parlamento ma anche
nel nostro settore non farebbero male…
Lunedì 8 aprile 2013 si è svolta a Fossano l’Assemblea dei soci dell’Associazione provinciale allevatori di Cuneo e, contemporaneamente, quella della nuova Sezione provinciale allevatori (SPA) con l’obiettivo di votare il presidente della SPA e nominare i delegati per l’Assemblea generale dell’ARAP (il nuovo accorpamento a livello regionale che si occuperà delle funzioni istituzionali ora svolte dalle associazioni provinciali).
Su circa 2500 soci appena un centinaio hanno partecipato, forse anche a causa della scarsa informazione su cosa si stava per fare e sull’importanza che questa assemblea avrà per il futuro degli allevatori cuneesi; infatti, fino all’inizio dell’Assemblea, nessuno conosceva con esattezza cosa si stesse per votare e quali le modalità per scegliere i delegati: all’entrata dell’Assemblea ogni socio riceveva, però, una lista prestampata con i nomi dei 21 delegati da votare. Questi, ovviamente, sono i soliti che da tanti (troppi!) anni fanno parte dei vari consigli e sezioni, quelli che, se gli chiedi cosa si è deciso nell’ultima riunione, non se lo ricordano mai bene, se gli dici che bisognerebbe cambiare qualcosa, ti rispondono che le decisioni arrivano dall’alto e loro sono impotenti (e allora cosa ci fate li?), che tecnicamente (non tutti, ma quasi) dimostrano delle lacune e, soprattutto, se ci troviamo nella situazione attuale, di qualcuno sarà la colpa… no?
Di questi oltre la metà non erano presenti all’Assemblea (può darsi che abbiano avuto un imprevisto, capita!) e curiosamente alcuni di loro non sapevano nemmeno di essere candidati (e questo come si giustifica?).
Ci sono stati comunque, durante l’Assemblea, altri candidati (con nuove idee e soprattutto molta voglia di partecipare e darsi da fare) ma è stata negata loro la possibilità di presentare le proprie proposte e vuoi per questo, vuoi per la scarsa partecipazione, vuoi per le deleghe, vuoi per la volontà di non cambiare, l’elezione ha premiato la lista prestampata.
Sembra veramente che, per vincere in questi tipi di elezioni, serva di più avere un metodo per accaparrarsi i voti che non dimostrare le proprie capacità o la voglia di fare.
Con ciò non voglio contestare la regolarità dell’Assemblea: tutto è conforme allo Statuto ma se questo è il futuro del “sistema allevatori”, suma fresch!
Christopher Dalmasso

(nella foto: Christopher Dalmasso)