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Dalla vigna alla bottiglia Castellinaldo in cattedra


Il successo del “Madre Natura Rosè Brut” di Teo Costa sul Financial Times porta alla ribalta, oltre al singolo vino, il nobile progetto “Libera Natura” di un gruppo di viticoltori dello stesso paese, Castellinaldo, che si sono uniti per realizzare un prodotto innovativo, un sistema di produzione integrata, su tutta la filiera produttiva: dalla vigna al vino in bottiglia.

LIBERA NATURA
Oltre all’importante scopo di preservare l’ambiente, il territorio e la tradizione vinicola, “Libera Natura” ha una valenza sociale molto importante: quella di lasciare alle generazioni future un ambiente migliore, sano e pulito.

BUREAU VERITAS
Ma i viticoltori di Castellinaldo sono andati oltre al loro impegno personale e professionale e hanno deciso, operazione che ha un costo non trascurabile, di far testimoniare il loro impegno e quanto hanno realizzato da un ente di certificazione di maggior fama internazionale: il Bureau Veritas.
In pratica, i vinaioli di Castellinaldo hanno realizzato tutti i documenti necessari per dare evidenza di quanto prodotto attraverso delle registrazioni e dei certificati di analisi effettuati presso un laboratorio “accreditato”.
L’ente di certificazione è un ente riconosciuto per la verifica di progetti come questo che, dopo la stipula di un contratto, manda degli ispettori a controllare il rispetto del disciplinare che viene acquisito dall’ente e che è la base del loro lavoro di verifica.
Se i termini del disciplinare sono stati rispettati, l’ente di certificazione emette un certificato che testimonia la riuscita del progetto.

L’ETICHETTA
Questo è quanto si trova sulla contro etichetta del vino libera natura: “L’amore per la nostra terra ha dato vita ad un progetto di agricoltura sostenibile nel rispetto della vigna e del territorio, per produrre un vino puro e lasciare un ambiente sano ai nostri figli. Non usiamo diserbanti e concimi chimici, riduciamo i trattamenti in vigna al minimo indispensabile e pratichiamo la confusione sessuale per la lotta ai parassiti della vite, per ottenere uve immacolate. Non utilizziamo Ogm. Le nostre uve sono controllate e raccolte a mano nei vigneti di media ed alta collina delle nostre terre.
In cantina non ci serviamo né di allergeni proteici, né di enzimi, utilizziamo solo i lieviti che crescono naturalmente sulle nostre uve e decantiamo e chiarifichiamo a freddo, senza l’utilizzo di prodotti chimici. Non aggiungiamo solfiti per proteggere il nostro vino. I materiali con cui imbottigliamo sono riciclabili”.