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Cuneo, seconda provincia esportatrice del Piemonte


Nel periodo gennaio-settembre 2012 il valore delle esportazioni cuneesi di merci ha raggiunto quota 4,7 miliardi di euro, registrando solo un debole incremento rispetto ai primi 9 mesi del 2011 (+0,8%).
Tale dinamica è frutto delle tendenze contrastanti registrate nei singoli trimestri: nel periodo gennaio-marzo 2012 il valore dell’export di merci era aumentato del 3,5% rispetto allo stesso periodo del 2011 (i dati riferiti al 2011 sono stati recentemente resi definitivi dall’Istat), nei tre mesi successivi aveva scontato una flessione tendenziale dello 0,9%, divenuta meno intensa nel III trimestre dell’anno (-0,2%).
La dinamica esibita dalle esportazioni della provincia nei primi nove mesi del 2012 risulta ancora una volta peggiore sia rispetto a quella manifestata a livello complessivo piemontese (+3,4%), sia a quella registrata per le esportazioni nazionali (+3,5%).
Cuneo si conferma, comunque, la seconda provincia esportatrice del Piemonte, generando il 16,1% del valore delle vendite regionali all’estero, dopo Torino, che detiene una quota pari al 46% circa.
“Le imprese cuneesi – dichiara Ferruccio Dardanello, presidente della Camera di commercio di Cuneo – resistono nonostante la crisi. Per il secondo trimestre consecutivo il valore delle merci vendute sui mercati esteri registra una flessione. In un contesto così fragile si rende necessario continuare a lavorare per impedire che gli ostacoli strutturali limitino ulteriormente l’attività delle nostre aziende. Per questo il sistema camerale investe potenziando l’assistenza e l’accompagnamento delle imprese, per permettere all’export di tornare a guidare la ripresa, mettendo in campo efficaci politiche di internazionalizzazione, per sostenere la credibilità delle nostre imprese sui mercati internazionali ”.
Il debole incremento dell’export è scaturito dalle dinamiche contrastanti esibite dai principali comparti delle vendite all’estero. Il settore dei prodotti alimentari e delle bevande, primo per importanza rivestita sull’export provinciale (quota pari al 28,7% nei primi nove mesi del 2012) ha proseguito nel cammino di crescita delle rispettive vendite all’estero, risultate in aumento del 5,7% rispetto allo stesso periodo del 2011. Il comparto di mezzi di trasporto, che genera il 18,1% dell’export, ha, invece, registrato una contrazione del valore delle merci esportate (-4,2%). La meccanica, terzo settore per quota detenuta sull’export complessivo, ha realizzato una performance brillante, incrementando il valore delle merci vendute sui mercati esteri del 19% circa. Il comparto degli articoli in gomma e materie plastiche ha subito, invece, una contrazione dell’export dell’1,6% rispetto ai primi nove mesi del 2012; tra gli altri settori, si segnalano le pesanti flessioni subite dai prodotti tessili e dell’abbigliamento (-12,6%) e dai metalli e prodotti in metallo (-13,7%).
Per quanto concerne i mercati di sbocco, il bacino dell’Ue-27 ha attratto il 70,6% delle esportazioni provinciali, contro il 29,4% dei mercati situati al di fuori dell’area comunitaria. L’andamento complessivo delle vendite cuneesi all’estero è scaturito dalle dinamiche opposte esibite dalle esportazioni dirette ai mercati dell’Ue-27 ed extra Ue-27: le prime sono diminuite dell’1,1% rispetto al periodo gennaio-settembre 2011, le seconde hanno manifestato una crescita tendenziale del 5,6%.