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Cuneo firma per la difesa del suolo agricolo


La firma della “Carta di Matera”, promossa dalla Cia – Confederazione italiana agricoltori, è stata anche a Cuneo, un’occasione per compiere una lucida analisi della situazione dell’agricoltura locale sullo sfondo di uno scenario globale preoccupante.
Momento centrale dell’incontro – cui sono intervenuti, per la Cia cuneese il direttore provinciale Igor Varrone, il vice Silvio Chionetti, il responsabile di zona, Paolo Ambrogio, le rappresentanti di “Donne in Campo” provinciale, Sandra Arneodo e Debora Garino – la firma da parte del sindaco Federico Borgna del documento di principi promosso a livello nazionale dalla Cia, nello spirito di una condivisione di strategie per risolvere “insieme” i problemi del settore e dell’economia locale in generale.
“E’ necessario dare all’agricoltura il ruolo centrale che ha avuto e che merita – ha detto il sindaco Borgna nel corso del suo intervento – restituendo ad essa il valore che ha e che ha dato ad altri settori grazie ad un’attività rurale incessante che ha consentito, e consente, produzioni di grandi eccellenza come le nostre”.
La firma del documento è un atto importante e non solo simbolico, “in quanto impegna i sottoscrittori, – ha spiegato Igor Varrone, Direttore della Cia di Cuneo – a un’interfaccia indispensabile in un contesto economico come quello attuale al perseguimento di obiettivi, quali la valorizzazione dell’attività agricola e la salvaguardia del terreno, la diffusione di servizi per le aziende e la valorizzazione del rapporto cibo e territorio”.
Aveva illustrato la presentazione della “Carta” il responsabile di zona della Cia cuneese, Paolo Ambrogio: “ Ci fa particolarmente piacere avere l’incontro con Lei a pochi giorni dall’iniziativa “la marcia per la terra” , una manifestazione generale pubblica (alla quale, ovviamente, abbiamo aderito) e che riprende i punti contenuti nella Carta di Matera.
Riteniamo doveroso, di fronte al quadro a tinte fosche che è emerso dal recente Censimento generale dell’agricoltura italiana (anche in relazione alla situazione del comparto agricolo nella nostra Provincia e nel Suo Comune) di fornire, come organizzazione degli agricoltori della Granda, tutta la nostra collaborazione per una strategia capace di bloccare la cementificazione selvaggia, le speculazioni sulla terra tolta agli agricoltori, l’incuria e l’abbandono. Per questo, per rafforzare questa nostra azione, abbiamo in programma tutta una serie di incontri con i Sindaci della provincia di Cuneo per sensibilizzare società civile, istituzioni, forze politiche, sociali ed economiche sul tema prioritario del suolo e della sua effettiva salvaguardia. Un’iniziativa che, insieme alla difesa e valorizzazione della produzione agricola e del reddito degli agricoltori, ha caratterizzato la nostra azione sindacale nel 2012 e proseguirà anche nel 2013. L’agricoltura perde terreno. Mentre la cementificazione avanza a ritmi elevatissimi, facendo prevedere tra vent’anni un consumo di suolo superiore ai 70 ettari al giorno, il settore primario ha dovuto rinunciare solo negli ultimi dieci anni a quasi 2 milioni di ettari. Ma perdere suolo agricolo vuol dire aumentare la nostra dipendenza dall’estero sul fronte alimentare, oltre che mettere a rischio un patrimonio paesaggistico rurale che vale 10 miliardi di euro l’anno degrado ambientale. Come Cia – Confederazione Italiana Agricoltori non lasceremo nulla d’intentato. Vogliamo dare vita ad atti concreti in grado di aprire una pagina nuova per un territorio che conservi le sue peculiarità, per un ambiente rurale realmente sostenibile La Cia da anni sostiene che serve una nuova legge per la ristrutturazione del territorio ed ora, finalmente, un contributo importante in tal senso può venire dal disegno di legge in materia di valorizzazione delle aree agricole del Ministro Catania. Non ci resta che auspicare che il Parlamento lo discuta presto e, soprattutto, lo approvi in tempi brevi”.