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Cuneesi dal papa per la festa di Sant’Antonio


Ci sarà anche una delegazione di allevatori cuneesi alla Festa di Sant’Antonio che si terrà venerdì 17 gennaio a piazza San Pietro. L’appuntamento, giunto alla settima edizione, vuole riconfermare la devozione verso l’abate del maialino. “Lo spirito che ci muove – sottolineano all’Aia, l’Associazione nazionale degli allevatori – è quello di rinnovare, nel cuore della Cristianità, una tradizione antica ma ancora oggi molto sentita nelle campagne italiane, perché la figura del Santo Patrono di uomini ed animali, eremita, taumaturgo e testimone di fede profonda è particolarmente radicata nell’animo di ogni nostro socio”.
Il rendez-vous per i partecipanti in arrivo da tutte le regioni italiane è in mattinata davanti alla Basilica di San Pietro, dove verrà riproposta la “fattoria sotto il cielo”, con la presenza di numerosi animali. Quindi la messa celebrata dal cardinal Angelo Comastri nella basilica vaticana, al termine della quale ci sarà la benedizione solenne in piazza, accogliendo l’arrivo della consueta, suggestiva sfilata di cavalli e cavalieri lungo Via della Conciliazione.
“E’ una giornata per iniziare bene l’annata ed affrontare con fiducia e forza gli impegni che ci aspettano in questo 2014” dice Roberto Chialva, il presidente regionale degli allevatori che guiderà la delegazione a Roma con il direttore Apa Bartolomeo Bovetti. Nelle campagne cuneesi e piemontesi la festa di Sant’Antonio un tempo era occasione per portare a benedire mucche, muli e asini davanti alla chiesa del paese. Oggi in alcune località rimane vivo il rito del pubblico incanto in cui vengono messi in palio piccoli animali e attrezzature agricole, e si procede alla distribuzione del pane di carità. I malgari battono all’asta monumentali e artistici campanacci che accompagneranno le mandrie lungo le vie degli alpeggi.