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Crisi delle pesche il Piemonte chiama Roma


L’assessore regionale all’agricoltura Giorgio Ferrero ha scritto al ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina chiedendo il suo intervento presso la Commissione europea perché vengano assunti i provvedimenti necessari di fronte alla crisi del mercato delle pesche e delle nettarine la cui produzione è largamente diffusa in Piemonte, in particolare nel cuneese!
“L’andamento climatico del tutto anomalo che sta caratterizzando la prima parte dell’estate 2014 ha causato una drammatica contrazione dei consumi di frutta estiva che si sono immediatamente tradotti in una crisi di mercato particolarmente grave per pesche e nettarine”, scrive Ferrero nella lettera, al cui invio ha fatto seguito uno scambio diretto con il ministro per illustrare la gravità della situazione nella nostra regione:“Il ministro ha ben presente la situazione, che riguarda anche altre regioni italiane, e si è impegnato a intervenire in sede europea per trovare a breve una soluzione”.
In Piemonte ogni anno vengono prodotti 1,4 milioni di quintali di pesche e nettarine.
Attualmente sul mercato al produttore viene corrisposto un prezzo largamente inferiore al costo di produzione.
“Già nelle prime settimane di raccolta si è costretti a parlare di una campagna di commercializzazione disastrosa i cui effetti si ripercuotono in larga misura sui bilanci delle aziende agricole”, aggiunge Ferrero nella lettera al ministro. “Gli strumenti ordinari che l’organizzazione comune di mercato mette a disposizione, in casi come questi, si rivelano del tutto inadeguati.
Per questo ritengo indispensabile che la Commissione europea prenda atto dell’assoluta eccezione rappresentata dalla crisi che molte imprese stanno subendo e provveda tempestivamente ad assumere l’atto delegato previsto dalla procedura di cui all’articolo 219 del Regolamento (UE) n. 1308/2013!”.
In sostanza la richiesta è di attivare la procedura che consente alle organizzazione dei produttori il ritiro del prodotto dal mercato e il suo utilizzo per la produzione di sottoprodotti, nel caso delle
pesche produzione di alcool, dietro il corrispettivo di un contributo europeo per il prodotto ritirato.
E’ uno strumento che l’Unione Europea si è data per far fronte a gravi turbative del mercato, come sta avvenendo in Piemonte e nel resto del paese nel mercato delle pesche!
Nella lettera, l’assessore Ferrero, che nelle prossime ore incontrerà i produttori e le loro organizzazioni, invita il ministro ad attivare le procedure necessarie “perché questo tema sia già affrontato in occasione del comitato di gestione previsto per il 16 luglio”.