Costituito il Comitato tecnico frutticolo della Fondazione di ricerca Agrion, ecco i nomi e la strategia
Nei giorni scorsi, presso la sede di Manta di Fondazione Agrion, si è svolto il primo incontro con il neo insediato Comitato Tecnico Frutticolo, importante e strategico tavolo di filiera previsto dallo Statuto della Fondazione. I membri sono stati indicati dalle principali organizzazioni di produttori e professionali operanti sul territorio ed è composto da produttori, tecnici e operatori commerciali del settore frutticolo.
In rappresentanza delle OP sono stati nominati dal Consiglio di Amministrazione di Agrion Michelangelo Rivoira, Domenico Sacchetto, Enrico Barra e Nicola Barra.
In rappresentanza, invece, delle organizzazioni professionali sono stati scelti Alessandro Gabutto, Cesare Gallesio, Marco Bruna e Giovanni Cordero.
Il presidente di Agrion, Giacomo Ballari, si ritiene molto soddisfatto per l’avvenuta costituzione di tale tavolo tecnico, a cui seguirà la formazione dei Comitati delle altre sezioni orticola, corilicola e vitivinicola. Durante questo primo incontro, da parte di molti dei partecipanti, è stata ribadita la necessità di rafforzare ulteriormente l’attività di ricerca e sperimentazione perché mai come oggi le imprese frutticole del nostro territorio si trovano di fronte a delle sfide importanti.
“Molti dei componenti del tavolo – sostiene il presidente Ballari – si sono soffermati sul ribadire l’importanza di un potenziamento dell’attività di questo centro: il cambiamento in atto del clima, una crescente pressione da parte di nuovi parassiti e malattie delle piante, assieme ad un mercato in continua evoluzione, rendono indispensabile la ricerca di nuove strategie, di soluzioni alternative, di proposte di innovazione che devono essere sperimentate per poi essere introdotte come elementi di innovazione produttiva e di maggior efficienza. La globalizzazione ha aumentato il livello di competizione tra territori, filiere e prodotti: noi deteniamo dei primati importanti, ma per mantenerli dobbiamo avere la capacità di innovare costantemente le nostre filiere produttive. La qualità dei prodotti, il loro sapore, la salubrità della nostra frutta, il rispetto dell’ambiente, il basso livello di residui o, addirittura, la loro totale assenza sono le sfide poste dal mercato, che non possono essere risolte con l’improvvisazione, ma solamente con un’azione che ci candidiamo a coordinare ed a sviluppare in collaborazione con tutti gli attori della filiera.”
Con queste affermazioni il presidente ha concluso l’incontro, impegnandosi assieme ai suoi collaboratori a costruire, con il neocostituito comitato tecnico, un piano strategico di ricerca e sperimentazione da proporre al Consiglio di Amministrazione su cui cercare la convergenza ed il sostegno di tutti gli attori del territorio.