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Cosa chiedono all’Europa i giovani dell’Anga di Cuneo


«Siamo nel pieno del negoziato sulla riforma della Pac e come giovani di Confagricoltura abbiamo molte attese, in particolare per una futura politica agricola incentrata sulla competitività delle imprese, indirizzata verso lo sviluppo e il mercato, con particolare riguardo ai giovani».
Andrea Ingaramo, presidente dell’Anga Cuneo, sottolinea quelle che sono le richieste dei giovani imprenditori per un reale rilancio del settore agricolo.
LA CARICA DEGLI UNDER 35. La nuova Pac, in particolare in Italia, dovrebbe dare maggiore attenzione ai giovani. «Oggi, le aziende agricole condotte dai giovani sono troppo poche, solo il 3% del totale, ma sono quelle più sensibili alle tematiche sociali e ambientali. Bisogna tutelare di più le nuove attività imprenditoriali, aumentando il plafond del 2% riservato loro. Abbiamo urgente bisogno di una politica agricola degna di tale nome, che sappia dare impulso allo sviluppo del settore, senza i fraintendimenti di rigide misure ambientali di cui non c’è necessità», ha fatto presente Ingaramo, che poi conclude: «Ci aspettiamo che si punti ad una maggior tutela di tutte le colture mediterranee, non solo per i cereali. In particolare non vanno dimenticati interventi migliorativi per il settore dell’ortofrutta e della zootecnia».
In Italia su 700mila imprese guidate da under 35, poco più di 60.000 sono quelle agricole. Se pur lieve, quest’anno si registra un recupero delle nuove leve iscritte alle Camere di commercio, è un segnale della volontà di ritornare alla terra che va assolutamente colto perché l’agricoltura è la base su cui poggia la speranza di sfamare il mondo, adesso e nel futuro. Il 32% delle nuove leve è costituito, inoltre, da laureati; gente preparata, che ha programmato il ritorno alla terra e si propone come risorsa irrinunciabile per rinnovare il comparto e rilanciarlo alla luce di progettazioni coraggiose.