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Copagri Piemonte protesta a Roma mercoledi 25 febbraio


Mercoledì prossimo, 25 febbraio, con inizio alle ore 8, la Copagri terrà un Sit – in davanti alla Camera dei deputati, in piazza Montecitorio, per sensibilizzare i parlamentari e l’opinione pubblica rispetto all’iniquità dell’Imposta municipale unica (IMU), che colpisce le aziende agricole a partire dai fabbricati e dai beni strumentali, ovvero tutto quanto, terra compresa, è imprescindibile per svolgere l’ordinaria attività di impresa. Aziende, quelle agricole, che già vivono una situazione insostenibile fatta di ricavi che non coprono più l’insieme dei costi produttivi e degli oneri tributari cui devono far fronte.
Solo per citare due recenti esempi, al settore è stata ridotta del 23% la quota dei consumi medi di gasolio ammessa alle agevolazioni ed è stata cancellata la deduzione del costo del lavoro agricolo a tempo determinato dalla base imponibile Irap, prevista con la legge di stabilità.
Sono nuovi aggravi che fanno il paio con l’IMU, sulla quale, peraltro, non manca grande confusione dopo la nota con la quale l’Istat dichiara di non avere fornito alcun dato per la classificazione delle zone montane, parzialmente tali o per nulla interessate, che invece si rifà ad una legge del 1952. Nessun aggiornamento, dunque, è stato apportato.
La Copagri manifesta nei confronti di una tassa che è contro l’impresa, sottolineando la leggerezza e la superficialità di un provvedimento creato solo nella logica di fare cassa, senza prima realizzare una concreta revisione della spesa laddove è possibile, e i margini sono vasti.
Appuntamento, dunque, per mercoledì 25 febbraio dalle ore 8 alle ore 14. Dichiara il presidente regionale Copagri Piemonte, Francesco Carrù: “Il settore agricolo è ormai giunto ad una fase di estrema crisi economica, stiamo assistendo alla chiusura quotidiana di aziende agricole sul nostro territorio e registrando l’assoluto immobilismo da parte della politica, perdendo così un patrimonio del nostro territorio, a cui vanno registrati i notevoli ritardi, sull’attuazione del nuovo Piano di Sviluppo Rurale che penalizza in modo particolare i giovani che aspettano per l’insediamento, dettato da ritardi politici di analisi con l’U.E., con una burocrazia sempre più in crescendo che le nostre aziende vedono accresce i costi del lavoro che sono maggiori dei ricavi. Con l’IMU sui terreni agricoli, si assiste per l’ennesima volta ad una tassazione che penalizza beni strumentali per svolgere il proprio lavoro. La Copagri Piemonte chiede che venga abolita al più presto e su tutta la situazione di crisi, organizzerà in tempi brevi una manifestazione”.