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Consorzio Asti docg il 20 aprile si vota


Consorzio d’Asti Docg: a breve il rinnovo delle cariche sociali, occasione fondamentale per avviare un rilancio e una valorizzazione profonda dell’Asti e del Moscato d’Asti DOCG.

In merito commentano Roberto Cabiale vicepresidente di Coldiretti Piemonte con delega al settore vitivinicolo, Delia Revelli presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa delegato confederale: “Condividiamo le candidature designate dall’Associazione Produttori Moscato d’Asti in vista di questo appuntamento avendo con la stessa condotto importanti battaglie a tutela del settore. Il Moscato, in Piemonte, è coltivato su una superficie di circa 10 mila ettari con un fatturato che sfiora quasi i 400 milioni. Numeri che fanno emergere l’importanza economica della filiera del Moscato, prodotto che ha anche una enorme capacità di penetrazione sui mercati internazionali – proseguono Cabiale, Revelli e Rivarossa –; nell’interesse delle imprese, è necessario quindi attivare sempre più politiche promozionali e di marketing, seguendo le esigenze dei mercati e guardando con attenzione anche alle nuove tipologie d’Asti che assecondano le attuali richieste dei consumatori”.

Giunti al termine i mandati dell’attuale presidente Emilio Barbero (Campari) e dell’attuale Consiglio di amministrazione si tratta di trovare il 20 aprile i successori.

IL Consorzio è un organismo che governa un comparto da quasi 100 milioni di bottiglie l’anno, che coinvolge circa 7 mila aziende vitivinicole del Sud Piemonte, 15 mila addetti, e con un fatturato che sfiora i 300 milioni di euro.

La Cia del Piemonte candida per il Consiglio di amministrazione Ivano Andreos, 56 anni, viticoltore, conduttore insieme al figlio di un’azienda vinicola con centro a Nizza Monferrato (At) e vigneti dislocati a Nizza Monferrato ed in alcuni comuni limitrofi, produttore di uva Moscato, che attualmente rappresenta la Cia al “Tavolo di filiera del Moscato”, dove ha dimostrato ampiamente le sue doti di competenza, preparazione e capacità.

“Ringrazio la Cia del Piemonte per la fiducia che mi è stata accordata – dichiara Ivano Andreos –; ho ancora fiducia nel prodotto Asti docg, uno spumante dalla lunga tradizione ed apprezzato dai consumatori. L’Asti docg ha avuto in questi ultimi anni un calo di vendite perché si è fatto poco per promuoverlo, ma ha ancora delle ottime prospettive. Si tratta di rilanciarlo attraverso campagne pubblicitarie efficaci, concordate tra parte agricola e parte industriale che devono lavorare insieme nell’interesse del comparto”.