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Compensazione Iva sul latte il Fisco fa chiarezza


La Circolare 19/E del 2016 dell’Agenzia delle Entrate, di recente emanazione, fornisce alcuni chiarimenti di dettaglio in merito alle novità introdotte nel 2016 sulle percentuali di compensazione IVA dei prodotti lattieri.
Come noto, infatti, la Legge di Stabilità 2016 ha innalzato la percentuale di compensazione dell’IVA sulla vendita di latte fresco dall’8,8% al 10%. Di conseguenza, essendo l’IVA sul latte fresco al 10%, pari alla sua percentuale di compensazione, gli agricoltori aderenti al regime IVA speciale si ritrovano a non dover versare su tale prodotto.
L’innalzamento della percentuale di compensazione al 10% riguarda il latte fresco non concentrato né zuccherato e non condizionato per la vendita al minuto, ma non solo.
Esso, infatti, è inerente anche ad altri prodotti compresi nel punto n. 9) della Tabella A, Parte I allegata al DPR 633/1972 escluso il latte fresco non concentrato né zuccherato, destinato al consumo alimentare, confezionato per la vendita al minuto, sottoposto a pastorizzazione o ad altri trattamenti previsti da leggi sanitarie. Proprio con riferimento a tale secondo punto, la Circolare in parola precisa che sarebbero, dunque, secondo questa interpretazione, suscettibili di compensazione al 10% anche yogurt, kephir e altri prodotti, facendo riferimento alla voce doganale 04.01.
Viene illustrato, pertanto, un ambito di applicazione più ampio dell’innalzamento dell’aliquota di compensazione IVA al 10%, fenomeno che può contribuire ad aiutare le aziende agricole in regime IVA speciale.

Angelo Pasero, Agrieuro (Savigliano)