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Come ridurre i costi per salvare le aziende


“L’agricoltura italiana sta attraversando una crisi strutturale da cui si può uscire anche attraverso una riduzione dei costi a carico delle aziende; serve un intervento da parte dello Stato, mentre a livello aziendale bisogna agire per razionalizzare le spese di gestione, cogliendo diverse opportunità offerte dalla legge. La Confagricoltura recentemente ha richiesto proprio sgravi contributivi per i settori più in crisi e maggiore attenzione dalle istituzioni nel favorire l’erogazione di contributi statali ed europei. Solo così il settore riuscirà a puntare con decisione su internazionalizzazione, innovazione e organizzazione”.
Con questa riflessione il presidente di Confagricoltura Cuneo, Enrico Allasia, ha aperto i lavori del convegno “Agricoltura: facciamo i conti”, che si è svolto giovedì 17 marzo nel padiglione Agrimedia alla 35a Fiera della Meccanizzazione agricola di Savigliano.
Con l’obiettivo di fornire alle tante aziende presenti alcuni utili consigli per contenere i costi di produzione, il pomeriggio ha visto alternarsi quattro relatori che hanno illustrato in modo pratico alcune interessanti possibilità e novità in ambito fiscale.
Nel dettaglio, Jessica Cerrato, responsabile Ufficio Paghe Confagricoltura Cuneo, ha spiegato quali sono i vantaggi e le opportunità dei contratti di rete: “I costi principali per un’azienda agricola sono le attrezzature e la manodopera; ed è proprio su questi due versanti, ad esempio, che il contratto di rete si mostra particolarmente interessante in quanto consente una condivisione sia di macchinari sia di forza lavoro – ha detto –. La durata della rete è libera e, inoltre, è previsto un credito di imposta del 40% per incentivare la creazione di nuove reti di imprese in agricoltura o per promuovere lo svolgimento di nuove attività da parte di reti già esistenti”.
A seguire Adriano Rosso, direttore di Confagricoltura zona di Cuneo, ha fatto un excursus storico sull’imposta sugli immobili, precisando che “la Legge di Stabilità 2016 prevede l’esenzione dall’IMU per i terreni agricoli posseduti e condotti da CD o IAP, indipendentemente dalla loro ubicazione.
Inoltre, viene modificato il presupposto della TASI, che è dato dal possesso dalla detenzione, a qualsiasi titolo, di fabbricati e di aree edificabili, ad eccezione, in ogni caso, dei terreni agricoli e dell’abitazione principale”.
Marco Bruna, direttore di Confagricoltura zona di Savigliano, ha sottolineato invece la stabilizzazione definitiva della Piccola Proprietà Contadina (PPC), uno dei principali incentivi in materia di fiscalità rurale che prevede sgravi sulle imposte dirette che gravano sull’acquisto di immobili e terreni agricoli.
“La Legge di Stabilità ha esteso la PPC ai parenti conviventi del CD o IAP – ha spiegato -. Si tratta di un allargamento dei beneficiari che possono accedere all’agevolazione fiscale (1% dell’imposta catastale e imposte fisse di registro e ipotecaria), solo se iscritti nelle relative gestioni previdenziali. Occorre tuttavia effettuare una sempre maggior attenzione nella formulazione degli atti”.
Maurizio Lombardi, direttore commerciale di Tecno srl, ha spiegato inoltre in che modo è possibile ottenere rimborsi delle accise sul gasolio, nel settore autotrasporto e macchine operatrici.
“Nel 2015 il reddito medio agricolo in Italia è ulteriormente sceso, mentre in altri Paesi d’Europa è tornato a crescere – ha concluso Roberto Abellonio, direttore provinciale di Confagricoltura -. Sono troppi i fattori che oggi frenano la competitività del nostro settore: dalla burocrazia al costo eccessivo dello ‘stato agricolo’, da un sistema di pagamenti Pac troppo complesso alla crociata contro la ricerca scientifica sugli Ogm. Serve urgentemente un cambio di rotta in grado di liberare risorse per l’agricoltura. Come fare? Puntando di più sui servizi alle imprese e limitando il ruolo del ‘pubblico’ a funzioni ‘pubblicistiche’”.