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Coltivare canapa come legge comanda


È stata recentemente emanata la Legge che introduce nel nostro ordinamento una serie di novità importanti relative al settore della coltivazione della canapa.

È bene precisare, innanzitutto, che la Legge in questione si riferisce alle coltivazioni di canapa delle varietà ammesse iscritte nel Catalogo comune delle varietà delle specie di piante agricole, pertanto non sono incluse le sostanze stupefacenti.

Uno dei primi passi riportati dalla Legge riguarda la liberalizzazione della coltivazione della canapa: essa è consentita senza necessità di autorizzazione.
Dalla canapa coltivata è possibile ottenere una pluralità di prodotti, tra i quali alimenti e cosmetici, semilavorati per forniture alle industrie o alle attività artigianali, materiale da sovescio, materiale per lavori di bioingegneria e bioedilizia, coltivazioni per attività didattiche, dimostrative e di ricerca.

Il coltivatore, chiaramente, deve rispettare alcuni fondamentali obblighi, che vengono ripresi dalla Legge.
In particolare, deve conservare i cartellini della semente acquistata per almeno 12 mesi e le fatture di acquisto relative per il periodo previsto dalla normativa vigente.

Il Corpo Forestale dello Stato mantiene la facoltà di eseguire controlli, campionamenti e prelievi. Anche l’attività di prelievo dei campioni viene disciplinata, prevedendo la compartecipazione dell’agricoltore interessato al procedimento, al fine di garantire una maggiore tutela.

La normativa disciplina, infine, i casi in cui l’esito dei controlli rilevi un contenuto complessivo di THC oltre la soglia dello 0,2%, escludendo la responsabilità dell’agricoltore che si sia attenuto alle Leggi, ma prevedendo il sequestro o la distruzione delle coltivazioni qualora tale soglia oltrepassi il valore di 0,6%.

Infine, viene stanziato un fondo, nel limite massimo di 700.000 euro all’anno, per favorire il miglioramento delle condizioni di produzione e trasformazione nel settore della canapa.
Si sta muovendo, dunque, qualcosa per ridare vitalità al settore agricolo della coltivazione della canapa, che, un tempo, rivestiva un’importanza fondamentale.

Angelo Pasero, Agrieuro (Savigliano)