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Coldiretti Piemonte: “Biraghi non condivide la musica degli accordi di filiera, preferisce La Voce del Padrone”


Continua il botta e risposta tra Coldiretti e l’industriale del latte Franco Biraghi, sul tavolo regionale del settore lattiero-caseario piemontese.

“Non siamo sicuramente stupiti dal fatto che Biraghi non condivida gli accordi di filiera, il vero nodo cruciale, che ribadiamo al mondo industriale e, quindi, al suo rappresentante Biraghi, è che – replicano Fabrizio Galliati vicepresidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa delegato confederale alle affermazioni odierne dell’industriale del latte – la vera qualità, che già i produttori di latte realizzano, ha un costo che va giustamente remunerato alle imprese. E’ stata proprio Coldiretti Piemonte a rilanciare la valorizzazione, tanto che nella nostra regione la qualità è nettamente migliorata soprattutto sul tenore di grasso e proteine raggiungendo risultati eccellenti, come si è detto anche durante il tavolo dei giorni scorsi in Regione. E’, purtroppo, l’industria che non vuole sentirci riconoscendo, con il giusto prezzo, la qualità del latte piemontese e, in tal senso, gli accordi di filiera servono proprio a garantire in modo equo, a tutti gli attori coinvolti, la giusta remunerazione ed il giusto valore del prodotto. Restando simpaticamente sulle metafore musicali, non vorremmo non essere compresi per l’uso di testi troppo recenti che si allontanano dalle vecchie case discografiche, come La Voce del Padrone degli anni ‘30/’40”.