Sezioni


Coldiretti ottimista sull’accordo Pac


Trovata, come atteso, l’intesa tra i ministri dell’agricoltura Ue su una posizione comune per la riforma della Pac. Questa è stata raggiunta a maggioranza qualificata, con il sostegno di 25 paesi su 27 tranne Slovenia e Slovacchia. La presidenza del Consiglio Agricolo europeo irlandese, in carica fino a giugno, ha assicurato di avere ricevuto comunque un forte mandato per negoziare, nel rispetto del calendario previsto, con Commissione e Parlamento Ue a partire dal mese di aprile.
Le modifiche apportate alla definizione di agricoltore attivo rappresentano un passo in avanti per riorientare le minori risorse disponibili, premiando chi vive e lavora di agricoltura e le attività rivolte alla produzione di cibo, nonché alla sostenibilità ambientale. E’ quanto afferma il presidente della Coldiretti Sergio Marini nel sottolineare che “su questo aspetto sono state raccolte le nostre sollecitazioni” nell’intesa tra i ministri dell’agricoltura Ue su una posizione comune per la riforma della Politica agricola (Pac). Siamo fiduciosi che il Parlamento Europeo, nell’intenso periodo di negoziati che si apre con il Consiglio e la Commissione europea, continuerà a lavorare – sottolinea Marini – per trovare e migliorare un’intesa globale positiva che combatta anacronistiche rendite fondiarie. Dal negoziato che inizierà nelle prossime settimane – conclude Marini – ci aspettiamo anche impegni positivi per le diverse questioni che ancora non hanno trovato risposte adeguate alle esigenze della nostra agricoltura”.
Avendo assunto una posizione ufficiale sia la Commissione Europea, sia il Parlamento, ora il dibattito entra nel vivo: i triloghi inizieranno il prossimo 11 aprile, con l’obiettivo di raggiungere un accordo sull’intero impianto della riforma della PAC entro la conclusione del semestre di presidenza irlandese.

(nella foto: Sergio Marini)