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Coldiretti Cuneo, il nuovo direttore è Enzo Pagliano


Enzo Pagliano è il nuovo direttore di Coldiretti Cuneo. Originario di Mombarcaro, 50 anni, sposato con due figli, già direttore di Bologna, Milano Lodi, provinciale di Venezia e regionale del Veneto.
È stato nominato dal Consiglio provinciale di Cuneo su indicazione della Confederazione nazionale Coldiretti lunedì 17 febbraio 2014.
Con un bagaglio di esperienza più che ventennale in campo sindacale, da esperto tecnico ed economico Enzo Pagliano raccoglie la sfida, consapevole dell’importanza che il comparto agricolo cuneese riveste: 40 mila soci, 20 mila imprese iscritte alla Camera di Commercio.
A presentarlo al Consiglio di Coldiretti Cuneo, il segretario generale di Coldiretti Enzo Gesmundo e il capo area organizzazione e servizi Bruno Rivarossa, già direttore della Federazione cuneese, che manterrà il ruolo di delegato confederale.
“Un’agricoltura così strutturata, dinamica, capace di grandi numeri, e di annoverare tipicità conosciute in tutto il mondo, merita la giusta attenzione e una gestione dei servizi attenta e moderna” – ha detto Pagliano, sottolineando quanto Coldiretti sia concentrata su importanti progetti che vedono coinvolta l’intera filiera agricola italiana, per creare un sistema forte e coeso in grado di coniugare le sfide del mercato con gli interessi degli associati e della società civile tutta”.
Enzo Gesmundo ha evidenziato come l’agricoltura e l’agroalimentare rappresentino una delle poche se non l’unica prospettiva con il turismo e l’ambiente, per la ripresa del Paese. Ha stigmatizzato l’atteggiamento della grande industria, che nel momento in cui il Paese si trova a fare i conti con una disoccupazione dilagante, compie scelte di ingegneria finanziaria, ove per due punti di percentuale sulle imposte si insediano le sedi legali a Londra, piuttosto che a Torino. Eppure, quei pochi punti di percentuale non sarebbero altro che restituire al Paese quanto concesso dai vari Governi per tenere in piedi l’industria automobilista italiana. La nostra forza è stata la capacità di riportare al centro del dibattito politico, l’agricoltura e soprattutto la produzione del cibo. Oggi siamo forza sociale che dialoga con i soci, ma anche con il resto della società. Una scelta, quella di Coldiretti, controcorrente, in quanto Coldiretti è l’unica organizzazione ad averla compiuta. Abbiamo però la certezza di aver operato bene e ci assumiamo tutte le responsabilità, come il rilancio dei Consorzi Agrari, quali strumento indispensabile per accompagnare le imprese agricole in questi anni di difficoltà.
Bruno Rivarossa, nel ringraziare la collaborazione ricevuta dalla dirigenza e struttura cuneese, ha ricordato le scelte strategiche compiute nel settore del latte, dei cereali, del vino e i progetti per la frutta: “Gli accordi di filiera rappresentano una opportunità per il settore agricolo per ridargli centralità e dignità nel sistema economico”.
Pagliano non è nuovo per la Federazione di Cuneo. E’ stato dipendente del Catac di Mondovì con il ruolo di tecnico nel 91. Quindi, è passato nella sede provinciale occupandosi di servizi organizzativi, quali i giovani e la formazione. Dal 94 al 2000 è stato nominato Segretario Zona di Bra. Trasferito alla Zona di Alba, vi è rimasto fino al 31 ottobre 2003. Dal 2002 e fino al 2003 è stato componente del Comitato di direzione della Coldiretti di Cuneo.
Pagliano ricopre anche incarichi nazionali: è consigliere del CAA nazionale e componente del Consiglio confederale in rappresentanza dei direttori.

(nella foto: Enzo Pagliano)