Cessioni di bovini e suini, prime indiscrezioni positive sulla conferma delle percentuali di compensazione Iva
Anche per il 2019 sono state messe in discussione le percentuali di compensazione IVA per le cessioni di animali vivi della specie bovina e suina.
Le percentuali di compensazione sono determinanti nel settore agricolo, in quanto le aziende in regime IVA speciale si basano su di esse per calcolare quanto versare a titolo di imposta. Per le aziende aderenti a tale regime fiscale (una gran parte), infatti, il calcolo dell’IVA da versare viene fatto stornando dall’IVA sulle vendite l’IVA in compensazione, la quale viene determinata tramite delle percentuali.
A titolo di esempio, una cessione di fieno avviene applicando l’IVA in fattura al 10%; in realtà, però, l’azienda agricola che ha effettuato la vendita versa solo l’IVA risultante dalla differenza tra l’aliquota applicata (10% in questo caso) e la percentuale di compensazione (che, nel caso del fieno, è al 4%).
Chiaramente, al crescere delle percentuali di compensazione, aumenta il vantaggio per l’azienda agricola, in quanto si riduce l’IVA che essa deve versare.
Con particolare riferimento alla percentuale di compensazione per le cessioni di animali vivi della specie bovina e suina, esse erano state innalzate fino, rispettivamente, al 7,65% e 7,95%, ma si era in attesa di conferme circa la possibilità di mantenere tali livelli elevati anche per il 2019 (si ricorda, infatti, che, in passato, erano minori).
Dalle prime indiscrezioni emergenti, parrebbe che il legislatore sia intenzionato a mantenere elevati i livelli delle percentuali di compensazione IVA per le cessioni di animali vivi della specie bovina e suina anche per il 2019. Si tratta, quindi, di una buona notizia per il comparto agricolo.
Angelo Pasero, Agrieuro (Savigliano)