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C’è l’accordo anche sul prezzo del Gavi


E’ stato raggiunto un accordo anche per il Gavi. Si è data stabilità all’intera filiera produttiva, riconoscendo ai produttori una soddisfacente remunerazione delle uve.
Alla quota fissa di 9500 kg/ha di uva che è stata mantenuta, si aggiunge una riserva vendemmiale di 10 q/ha da utilizzare in blocage/deblocage. I prezzi minimi delle uve sono cresciuti dell’11% circa per il Gavi Docg e dell’8% circa per il Gavi con menzione geografica (rispetto allo scorso anno).
All’incontro della Commissione Paritetica a Torino erano presenti – per la parte agricola – i rappresentanti della CIA, Confagricoltura, Coldiretti, Confcooperative, Vignaioli Piemontesi e Cantina Produttori del Gavi e – per la parte indistriale – Araldica Castelvero S.c.a., Mignanego Francesco e figli S.r.l., La Scolca S.s., Batasiolo S.p.a., Bersano vini S.p.a., Massone Stefano e Vigne Regali S.r.l.
”Siamo soddisfatti dall’incontro, l’accordo è stato buono – commenta Gianfranco Semino, presidente CIA della zona di Novi Ligure e presidente Cantina Produttori del Gavi -. La collaborazione da parte dell’industria è stata proficua, in particolar modo è stata decisiva la presenza dell’Araldica Castelvero S.c.a. Il Gavi sta andando bene, il reddito è stato aumentato. E’ un buon accordo che favorisce la prosecuzione delle attività del territorio”.
In provincia di Alessandria, la vendemmia 2014 avrà inizio alla metà del mese di settembre.