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Castagneti esclusi dal Psr La Cia: “Ci pensi il Gal”


“Signor sindaco, confidiamo che l’amministrazione comunale da lei presieduta, componente importante del Gruppo di Azione Locale delle Valli Gesso, Vermenagna e Pesio, voglia accogliere l’invito ed impegnarsi nella traduzione concreta di misure di intervento a favore dei castanicoltori e della castanicoltura locale”: questa la richiesta scritta che il presidente zonale della Cia di Cuneo, Marco Bellone, unitamente al presidente provinciale Roberto Damonte ed al direttore Igor Varrone, ha indirizzato ai sindaci di Boves, Limone Piemonte, Peveragno, Entraque, Valdieri, Roaschia, Roccavione, Robilante, Vernante, Chiusa Pesio e Pianfei del GAL Valli Vermenagna, Gesso e Pesio.
Il presidente Bellone ha avuto un incontro con il sindaco di Boves, Maurizio Paoletti, per illustrargli l’iniziativa della Cia cuneese a favore dei castanicoltori.
“La Cia di Cuneo – ha informato Marco Bellone -, a seguito di sua specifica richiesta all’assessorato regionale alla montagna, ha incontrato nei giorni scorsi dirigenti e funzionari della Regione, per l’inserimento nel vigente PSR piemontese di specifici sostegni agli indispensabili interventi sui castagneti piemontesi. L’incontro, pur nella constatazione che il castagno rappresenta una delle produzioni più tipiche e tradizionali della frutta in guscio, svolge un ruolo fondamentale di tutela dell’ambiente, di salvaguardia territoriale nell’intera montagna piemontese e registra un notevole rinnovato interesse di giovani agricoltori per la sua produzione, ha fatto purtroppo emergere l’esclusione del castagneto dalle coltivazioni ammissibili agli aiuti nel Piano di sviluppo Rurale piemontese 2015-2020 secondo la normativa dell’Unione europea. Unanimamente si è, però, riconosciuto l’assoluta, indifferibile esigenza di garantire in qualche altro modo un sostegno alle innovazioni nel settore castanicolo al fine di aiutare economicamente questa attività agricola sia per i giovani che, proprio in virtù delle misure di intervento in loro favore previste dal PSR, stanno tornando in montagna, sia per il rilancio del mercato delle castagne e sia per il ruolo strategico del castagneto nella protezione del suolo dai dissesti idrogeologici. Si ritiene che i GAL (Gruppo di Azione Locale) presenti in Piemonte, a cominciare da quello delle Valli Gesso, Vermenagna e Pesio, nel cui territorio la coltivazione del castagno è assai diffusa, con una ricca produzione di Castanea sativa, espressione di elevata qualità e di tutela ambientale del territorio, possano dar vita a progetti che prevedano aiuti alle aziende agricole che avviano una serie di interventi sui castagneti in coltivazione e su quelli abbandonati, sia con operazioni colturali a carattere straordinario, quali i sfoltimenti e le potature sia con interventi di diradamento per favorire le piante di castagno di varietà di pregio, vigorose e di conformazione idonea alla produzione di frutti, e per garantire la continuità e qualità della produzione”.
Il sindaco Paoletti ha dimostrato molto interesse alla proposta ed ha assicurato il suo impegno e quello della sua amministrazione a sostegno della richiesta della Confederazione Italiana Agricoltori.