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Carrù capitale della razza piemontese


Nella splendida cornice del Castello di Carrù, sede della Banca Alpi Marittime, si è svolto il convegno “Carne di qualità e ristorazione. Come comunicare al cliente l’origine e le qualità della carne di razza piemontese”.
Ha moderato gli interventi la giornalista Chiara Serra dell’ufficio stampa della Coldiretti di Cuneo. Il sindaco di Carrù Stefania Ieriti ha fatto gli onori di casa, mentre Giovanni Cappa, presidente della Banca Alpi Marittime, uno dei 5 partners del Coalvi, ha esposto le ragioni della collaborazione con Coalvi e l’attività della Banca a favore del territorio.
FAR SAPERE. Carlo Gabetti, presidente del Consorzio di tutela della razza piemontese, ha spiegato come il progetto nasce dalle continue richieste provenienti da tutta Italia di ristoranti che intendono far sapere quale tipo di carne viene cucinata e servita nel loro locale. Il Consorzio non ha fatto altro che raccogliere questa domanda di certificazione ed ha esteso ai ristoranti tutto l’impianto di certificazione informatica usata per la filiera già da 12 anni, naturalmente adattandolo alle specifiche necessità dei ristoratori.
PERCHE’ CARRU’. La scelta, poi, di Carrù e della sua Banca non è stata solo dettata dal fatto che da poco il Consorzio si è trasferito a Carrù, ma anche da una serie concomitante di fattori che potranno determinare un grande successo di tutte le realtà e le iniziative legate al territorio e a Carrù: la sede dell’Associazione nazionale di razza piemontese (Anaborapi); la sede del Consorzio di tutela della razza piemontese (Coalvi); la sede della Casa della Piemontese, il primo museo in Italia dedicato alla nostra famosa razza; la Fiera del bue grasso, più che centenaria e famosissima; il monumento al Bue; Carrù, porta di Langa e patria del bollito; la grande rinomanza della ristorazione carrucese, di altissima qualità, e di quella piemontese più in generale; la dinamicità dell’amministrazione comunale, grande catalizzatore di molte iniziative; la preziosissima risorsa della Banca di Credito Cooperativo, vicina alle imprese agroalimentari, come dimostra la stretta collaborazione con il Consorzio.
RISTORANTE. L’obiettivo è far conoscere con quale passione gli allevatori si dedicano alla Razza Piemontese, dicendolo anche nei migliori ristoranti d’Italia, ma partendo da Carrù e dal Piemonte, dove se si riesce nella magia di essere tutti uniti si potrà fare scuola, diventando un modello da imitare.
Andrea Quaglino, direttore dell’Anaborapi, ha illustrato come la “Casa della Piemontese” possa essere un nuovo strumento per la valorizzare della Piemontese e il territorio.
Non sono mancati interventi del mondo scientifico sulla qualità della carni di Razza Piemontese a cura di Luca Chiesa e Sara Panseri del Dipartimento di Scienze veterinarie e Sanità pubblica dell’Università di Milano e di Alberto Brugiapaglia del Dipartimento di Scienze agrarie dell’Università di Torino.
Poi la testimonianza di Graziano Scaglia, titolare dell’Agrihamburgheria M**Bun di Torino, in pratica un invito alla qualità certificata dal marchio Coalvi.
Ivo Lingua, tecnico del Consorzio di tutela della razza piemontese, ha presentato una brillante relazione sugli strumenti e le strategie comunicative a disposizione della ristorazione.
Dopo un frizzante dibattito, le conclusioni della giornata sono state affidate a Giorgio Marega, direttore del Coalvi.
Il convegno ha registrato un’ottima partecipazione di pubblico, qualificato ed interessato alle novità dal mondo della Piemontese per la ristorazione d’elite.