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Carne, tracciabilità sì ma su tutta la filiera!


Gli agricoltori non hanno avuto nulla a che fare con la vicenda della carne di cavallo nelle preparazioni alimentari, ne sono semmai le vittime, che rischiano di subire ripercussioni enormi sulla loro attività di allevamento e produzione. Lo evidenzia Confagricoltura in relazione alle notizie di preparati agroalimentari tolti dal circuito di vendita, perché contenenti carne equina non segnalata in etichetta. Confagricoltura concorda con quanto ha dichiarato il commissario europeo alla Salute Tonio Borg, che ha chiesto “sanzioni penali più dure” e che siano “dissuasive e appropriate” in caso di frode alimentare. Va poi chiarito all’opinione pubblica che si tratta di casi di frode lungo la filiera alimentare e non a livello di aziende agricole. Gli agricoltori hanno lavorato duramente per garantire un efficace sistema di tracciabilità delle carni bovine. Per questo, Confagricoltura sollecita la Commissione europea di fare in modo che il sistema di tracciabilità sia applicato capillarmente lungo tutta la filiera, per tutte le carni e per tutti gli ingredienti.