Carburanti agricoli esclusi dall’obbligo della fatturazione elettronica, ma il pagamento dev’essere “tracciato”
Dopo una prima fase di burrascosa incertezza, le aziende agricole, possono, almeno in parte, tirare un sospiro di sollievo, con riferimento al discorso fatturazione elettronica per gli acquisti di carburante agricolo. Un occhio di riguardo va, però, ancora prestato ai pagamenti.
La fatturazione elettronica per le cessioni di carburante, che era stata prospettata come obbligatoria a decorrere dal 1 luglio 2018, avrebbe potuto colpire anche le imprese agricole, in base alla lettura della norma nella sua forma originaria. Dopo diverse discussioni, richieste di interpretazioni ed interventi modificativi del legislatore, ecco arrivare, sul punto, la Circolare numero 13 del 2 luglio 2018 dell’Agenzia delle Entrate, la quale chiarisce alcune questioni che erano ancora dubbie, aiutando a comprendere meglio il campo di applicazione della norma.
Con riferimento alle cessioni di carburante per trattori agricoli e forestali, in risposta ad un quesito, la Circolare risponde che, sulla base della normativa, allo stato attuale occorre considerare due fattori:
- Documentazione fiscale relativa all’operazione: la Circolare specifica che benzina e gasolio destinati ad essere utilizzati per veicoli agricoli di varia tipologia devono ritenersi esclusi dall’obbligo di fatturazione elettronica.
- Sistemi di pagamento del carburante: la Circolare precisa che anche per le cessioni di carburante agricolo valgono le medesime norme generali applicabili agli altri settori. Pertanto, affinchè il costo di acquisto sia deducibile e l’IVA sia detraibile, è necessario che il pagamento avvenga in modo tracciato, mediante uno degli strumenti individuati con il provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate prot. n. 73203 del 4 aprile 2018.
Le aziende agricole, dunque, da un lato possono tirare un sospiro di sollievo, non essendo ancora obbligatoria, al momento, l’emissione di fattura elettronica per le cessioni di carburante agricolo, potendo, quindi, continuare a gestire, ove possibile, le fatture di acquisto come fatto sino ad ora. Dall’altro, però, dovranno prestare attenzione a come effettueranno i pagamenti, dovendo utilizzare sistemi tracciati per poter dedurre il costo e detrarre l’IVA. A richiedere maggiore attenzione, poi, è il variegato inquadramento fiscale applicabile alle aziende del settore agricolo, che richiede un’attenta analisi della situazione individuale di ogni impresa per comprendere al meglio come applicare correttamente la norma.
Angelo Pasero, Agrieuro (Savigliano)