Sezioni


Buone notizie fiscali per la cessione di bovini e suini: pubblicate le percentuali di compensazione Iva


Il Decreto 29 marzo 2019, pubblicato pochissimi giorni fa in Gazzetta, ha portato ottime notizie per il comparto agricolo.

In particolare, tale Decreto riguarda le percentuali di compensazione IVA da applicare alle operazioni di vendita di animali vivi della specie suina e della specie bovina.

Al riguardo, si precisa che la percentuale di compensazione è determinante per le aziende agricole che applicano il cosiddetto regime IVA speciale per l’agricoltura. Infatti, tali aziende, al momento del versamento dell’IVA, calcolano la differenza tra aliquota del prodotto e relativa percentuale di compensazione e versano esclusivamente tale differenza. Logicamente, quindi, all’aumentare della percentuale di compensazione, diminuisce l’IVA da dover versare.

In Italia, già da qualche anno, è stato introdotto un innalzamento delle percentuali di compensazione per le vendite di bovini e suini vivi. Però, non si è mai trattata di una modifica a regime, ma che viene eventualmente confermata e/o modificata di anno in anno.

Per il 2019, c’era attesa per conoscere le percentuali di compensazione e, con Decreto recentemente pubblicato, sono arrivate le notizie. Innanzitutto, il Decreto conferma che la percentuale di compensazione per la cessione di animali vivi della specie bovina, per il 2019, sia del 7,65%, mentre quella per la cessione di animali vivi della specie suina sia del 7,95%.

Si tratta di buone notizie per due motivi: innanzitutto, tali percentuali erano già vigenti per il 2018 e, pertanto, chi abbia continuato ad applicarle ha seguito la strada corretta per la determinazione dell’IVA da versare; se fossero cambiate, invece, sarebbe stato necessario ricalcolare le chiusure IVA da gennaio ad oggi.

Inoltre, si tratta di percentuali di compensazione che, rispetto a qualche anno fa, sono maggiori, pertanto implicano una riduzione dell’IVA che le aziende agricole in regime speciale si trovano a versare. Grazie a tali interventi normativi, dunque, risulta possibile agevolare alcuni settori.

 

Angelo Pasero, Agrieuro (Savigliano)