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Brachetto, modificare l’accordo? No, grazie!


Modifiche all’accordo di filiera triennale, sottoscritto nel 2015, per il Brachetto d’Acqui DOCG e per il Piemonte Brachetto DOC? No, grazie.

“Come già abbiamo sostenuto durante i diversi incontri che si sono svolti in questi mesi, è opportuno mantenere l’accordo triennale fatto nel 2015 e valido per la vendemmia 2017 delle uve Brachetto – sostiene Roberto Cabiale vicepresidente di Coldiretti Piemonte con delega al settore vitivinicolo – Applicare ora delle trattenute alle imprese significherebbe venir meno agli accordi presi e, oltretutto, non aiuterebbe il rilancio economico del comparto stesso”.

“A settembre del 2015, quando l’accordo è stato sottoscritto, erano presenti tutti gli attori della filiera – ricordano Delia Revelli presidente di Coldiretti Piemonte e il delegato confederale Bruno Rivarossa –; dunque, non essendoci elementi nuovi, riteniamo di continuare su questo percorso al quale si era giunti grazie ad un lavoro che la nostra Organizzazione aveva, appunto, portato avanti attraverso una forma di dialogo tra le parti. La necessità – concludono Revelli e Rivarossa – è quella di sostenere e dare nuovo impulso alla redditività delle imprese cosa che queste modifiche, comunque, non farebbero”.