Boom del vino piemontese sul mercato statunitense
Ad un mese dalla fine dell’embargo per i salumi italiani sul mercato degli Stati Uniti, una delegazione del Nebraska, guidata dal governatore Pete Ricketts, ha scelto il padiglione Coldiretti ad Expo (ingresso Cardo sud) per la trattativa sull’accordo di libero scambio tra Unione Europea e Stati Uniti, il cosiddetto Transatlantic Trade and Investment Partnership (Ttip).
Gli Stati Uniti infatti sono il principale partner commerciale dell’Italia, fuori dall’Unione Europea, nell’agroalimentare con le esportazioni che hanno superato per la prima volta il record di 3 miliardi di Euro nel 2014 e hanno registrato un aumento del 16 per cento nel primo bimestre del 2015.
Il Piemonte tra i vari prodotti che esporta negli USA emerge soprattutto per il vino: ha raggiunto, infatti, nel 2014 i 200 milioni di Euro ed il mercato statunitense assorbe oltre il 30% dell’export di vino Made in Piemonte.
“Il Piemonte contribuisce con l’esportazione delle sue eccellenze agroalimentari, quali il vino, i formaggi DOP, la frutta e le nocciole IGP, ad accrescere il fatturato realizzato dal Made in Italy all’estero. Il settore agricolo, quindi, si conferma una leva competitiva determinante per far uscire il nostro Paese dalla crisi”, afferma Delia Revelli presidente di Coldiretti Piemonte.
“L’imitazione dei prodotti italiani è l’unico vero nemico all’estero, come dimostra l’italian sounding che vale 60 miliardi – dichiara Antonio De Concilio direttore di Coldiretti Piemonte – Purtroppo non esiste ancora l’obbligo per tutti gli alimenti di indicare la provenienza in etichetta ed il vero Made in Italy è inquinato da tanti prodotti agroalimentari contraffatti o prodotti in Italia, con materie prime provenienti dai più svariati paesi, trasformati e venduti come italiani, senza lasciare traccia”.