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BioFach 2017, il biologico visto dalla Val Venosta


Gerhard Eberhöfer, responsabile per le vendite dei prodotti bio di VI.P – Mela Val Venosta, in occasione della 28° edizione di BioFach, il Salone Mondiale dei prodotti biologici che si è tenuta a Norimberga dal 15 al 18 febbraio 2017, commenta una annata segnata da un calo di produzione, ma non priva di soddisfazioni e novità.

“BioFach è per BIO Val Venosta un appuntamento fondamentale perché siamo un punto di riferimento fisso sia per i clienti che serviamo ormai da anni sia per i potenziali nuovi contatti – afferma Gerhard Eberhöfer, responsabile delle Vendite area BIO Val Venosta -. Siamo un player importante, tanto che BIO Val Venosta si afferma tra i primi posti in Italia e in Europa come produttore di mele biologiche, sia in termini quantitativi che qualitativi, e ce ne rendiamo conto soprattutto nella seconda metà dell’anno di commercializzazione, quando la nostra produzione biologica fa la differenza per qualità e tenuta”.

A livello europeo, nonostante si sia registrato un calo di qualche punto percentuale della produzione, la domanda aumenta tra il 5 e l’8%, di conseguenza “siamo contenti di poter affermare che i prezzi sono stabili, su un livello leggermente più alto rispetto alla media degli ultimi anni”.

“Quest’anno BIO Val Venosta a causa di un calo della produzione dovuto ad una gelata primaverile, terminerà le sue scorte a fine giugno ma sono sicuro, continua Eberhofer, che questo evento eccezionale sarà legato solo alla campagna 2016; il nostro obiettivo per i prossimi anni é di fornire i nostri clienti per 12 mesi consecutivi: abbiamo una programmazione di crescita per il futuro che nel prossimo triennio vedrà un aumento del 50% degli ettari produttivi, a riconferma della nostra leadership europea”.

“Siamo orgogliosi di comunicare qui al BioFach in anteprima ai nostri clienti che il prossimo raccolto BIO Val Venosta vedrà l’arrivo dei primi quantitativi di Bonita, una nuova varietà prodotta e commercializzata in esclusiva in Alto Adige secondo la coltivazione biologica insieme a VOG; dalle sfumature e dal sapore acidulo, nasce dall’incrocio tra Topaz e Cripps Pink e andrà incontro ai gusti di coloro che amano una mela fresca, estiva ed asprigna. Fra 4 anni abbiamo in previsione con Bonita di raggiungere il 5% dei quantitativi del totale della produzione BIO Val Venosta”.

“Inoltre, conclude Eberhofer, devo dire che il nostro innovativo progetto BioGraphy, funziona e piace al consumatore sia italiano che europeo, perché con un semplice click rivela la provenienza del frutto e da quale produttore è stato coltivato, fornendo così una fotografia informativa ed emozionale del percorso di produzione. BioGraphy è un progetto unico perché racconta ogni aspetto della produzione biologica della Valle e quest’anno si sta ampliando di nuovi contenuti video emozionali, permettendoci di garantire, sempre, ai nostri consumatori uno standard unico in termini di rintracciabilità, certezza della provenienza e sicurezza, senza tralasciare l’aspetto emozionale, trasmesso grazie ad un importante lavoro di storytelling basato sulle testimonianze dirette dei nostri 140 produttori”.

Attualmente sono ben 13 le varietà di mele BIO Val Venosta che si possono fregiare della preziosa denominazione “Mela Alto Adige IGP”, ovvero l’Indicazione Geografica Protetta, a garanzia di sicurezza, genuinità e di un metodo di produzione in cui vengono utilizzate solo tecniche naturali di coltivazione, per offrire mele sane e ricche di macronutrienti. I produttori biologici della Val Venosta non solo rispettano il Regolamento Europeo (CE) 884/2007 di produzione biologica ma si attengono anche alle direttive molto più severe delle associazioni Bioland e/o Demeter.

Il mercato principale di BIO Val Venosta è l’Italia, ma a seguire l’interesse maggiore è rivolto al nord Europa con i Paesi Scandinavi, Germania e poi Spagna.