Sezioni


Battaglia legale sui ritardi di Arpea


Sono giorni di tensione e di contatti intensi con la dirigenza di Arpea, l’organismo pagatore della regione Piemonte e con la Regione per il tramite dell’assessorato all’Agricoltura. Sono mesi che Coldiretti insiste con i funzionari di Arpea perché si proceda al pagamento della PAC 2013. Su 40.000 aziende circa, del Piemonte, 35.000 sono andate regolarmente in pagamento, mentre circa 5.000 sono state fermate da Arpea.
Il guaio è che di queste ultime 5.000 la maggioranza delle aziende presenta qualche vizio formale dovuto a non coincidenza di piccole superfici o situazioni irrilevanti dal punto di vista sostanziale della domanda.
Questi mancati pagamenti stanno mettendo a rischio la sopravvivenza di imprese agricole che sono una risorsa per l’economia, bloccando anche l’indotto.
Da sempre, Coldiretti ha sostenuto e chiesto con fermezza che non si blocchi il pagamento dell’intera domanda in attesa di verifiche spesso solamente formali, che vanno a compromettere l’erogazione delle spettanze alle imprese agricole. Di questi tempi, poi, la liquidità che arriva alle imprese agricole con la Pac è determinante e molto importante per far fronte alle spese di gestione dell’azienda agricola. Coldiretti Piemonte, nel richiedere per l’ennesima volta, alla Regione di intervenire sull’organismo pagatore, ha dovuto prendere tristemente atto della insostenibile e complessa situazione politica regionale. L’approccio eccessivamente burocratico a tale problematica da parte di Arpea allontana sempre di più gli uffici preposti dalla realtà esistente e dalle esigenze delle imprese, impedendone un percorso economico.
Per tutti, vale la stessa considerazione: con quale diritto ed in base a quale disposizione di legge si fermano questi pagamenti, mettendo in crisi le imprese agricole che sono finite nei controlli? La risposta di Coldiretti, dopo mesi di colloqui serrati, è quella di affidarsi ad un Corpo legale per chiarire nell’interesse dei soci e del sistema agricolo piemontese nel suo complesso le problematiche esistenti. Giusto effettuare i controlli e le verifiche necessarie, meno accettabile che un accavallarsi di situazioni burocratiche generi ulteriori difficoltà alle imprese.
Coldiretti è pronta a qualsiasi confronto nella massima trasparenza affinché tutte le imprese che hanno diritto a ricevere i pagamenti possano sostenere le loro richieste legittime in tutte le sedi opportune.