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Barbaresco e Brunello il 22 settembre a Treiso


Come due grandi personaggi, due nobiltà, Barbaresco e Brunello di Montalcino stanno per incontrarsi in Piemonte, sulle colline di Langa, per sancire un patto di condivisione iniziato più di trent’anni fa, quando i produttori delle due zone cercarono e trovarono modi e spazi per lavorare insieme e ottenere – tra i primi vini in Italia – la Denominazione di origine controllata e garantita.

Questo atteggiamento di sinergia si è poi rinnovato migliaia di volte nel tempo sui mercati di tutto il mondo quando il Barbaresco e il Brunello di Montalcino hanno dialogato con il consumatore e trasmesso un messaggio di qualità e origine che ha fatto bene alla loro immagine e ha rinvigorito anche il vino italiano.

Da quei gloriosi anni Ottanta molto cammino è stato fatto nelle due zone di origine e oggi Barbaresco e Brunello di Montalcino sono due tra i vini Docg più noti e apprezzati al mondo.
Firmeranno questo incontro due grandi produttori, Giorgio Pelissero dell’Azienda Agricola Pelissero di Treiso, sulle colline del Barbaresco e il Conte Francesco Marone Cinzano, dell’Azienda Col d’Orcia, immersa nel verde dei colli di Montalcino.

Per Giorgio Pelissero sarà l’occasione per ribadire la grandezza di un vino, il Barbaresco, che trae carattere e nobiltà del Nebbiolo e dall’originale terra di Langa. Per Francesco Marone Cinzano sarà come un ritorno a casa, lui che è l’erede di una famiglia torinese che ha dato contributi fondamentali alla crescita del vino piemontese fino quasi allo scadere del secondo millennio.

La sera di giovedì 22 settembre prossimo, teatro dell’incontro sarà la tavola del ristorante La Ciau del Tornavento di Treiso, una “stella Michelin” e soprattutto uno tra i locali più prestigiosi delle Langhe, dove lo chef patròn Maurilio Garola ha condiviso la ricchezza della proposta gastronomica di territorio con una creatività inesauribile, che gli ha permesso di realizzare piatti di infinita bontà.
Qui anche il vino ha il suo spazio di privilegio: con grande saggezza e lungimiranza, Maurilio Garola ha creato qui la cantina migliore per i vini migliori del mondo.

Filo conduttore dell’incontro del 22 settembre sarà il tempo, il vero paradigma del Barbaresco e del Brunello di Montalcino, che solo con gli anni trovano la forma migliore, dove la verità, la bellezza e la bontà di un sorso appagano e regalano un piacere infinito. Il tempo, quell’insieme di attese, di speranze, di apprensioni, di interventi oculati e a lungo provati, che sa trasformare un vino scontroso e impacciato in una bevanda elegante e di grande piacevolezza.

La serata si aprirà all’insegna della fragranza dei vini bianchi delle aziende (la piemontese Langhe Favorita Le Nature 2015 e il toscano Pinot grigio biologico Sant’Antimo). Ma il periodo dello stupore e della meraviglia sarà tutto dedicato alla fantastica verticale di tre annate preziose (2010, 2006 e 2001) del Barbaresco Docg Vanotu di Pelissero e del Brunello di Montalcino Docg Riserva Poggio al vento di Col d’Orcia. Gran finale con la freschezza del Moscato d’Asti Docg 2015 e la sapidità del Moscadello di Montalcino Pascena Doc 2012.

Chi è interessato a partecipare può contattare La Ciau del Tornavento (www.laciaudeltornavento.it).
Per ulteriori informazioni: giancarlo@studiomontaldo.it

(Nella foto: Giorgio Pelissero)