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Bandiera Verde a cinque aziende piemontesi


“Bandiera Verde Agricoltura” è un riconoscimento istituito dalla Cia attraverso il quale si premiano aziende agricole, regioni, province, comuni, comunità montane e parchi che si sono particolarmente distinti nelle politiche di tutela dell’ambiente e del paesaggio anche a fini turistici, nell’uso razionale del suolo, nella valorizzazione dei prodotti tipici legati al territorio, nell’azione finalizzata a migliorare le condizioni di vita ed economiche degli operatori agricoli e più in generale dei cittadini.
Il Comitato esaminatore del Premio Bandiera Verde ha deliberato di premiare nel 2012 ben cinque aziende piemontesi: la Fattoria dell’Aglio (Cn), l’azienda Bigatti (At), l’azienda Saccoletto (Al), l’azienda Madonna dell’Uvo (No) e l’azienda Valliera (Cn).
La cerimonia per il conferimento dei premi è avvenuta a Roma il 14 novembre presso la sala Protomoteca del Campidoglio.
L’attenzione all’ambiente prima di tutto. Il segreto del successo delle aziende agricole più competitive è l’innovazione, che in 7 casi su 10 è interpretata in chiave ecosostenibile. È quindi un’agricoltura profondamente rinnovata e sempre più “green” quella premiata con Bandiera Verde, la manifestazione della Cia-Confederazione italiana agricoltori che quest’anno spegne dieci candeline.
E questa volta si tratta di un’edizione all’insegna degli “under 40”. Perché l’assegnazione dei riconoscimenti 2012, che si è tenuta oggi a Roma nella Protomoteca del Campidoglio, alla presenza del ministro Mario Catania e del presidente di Libera don Luigi Ciotti, è andata alle realtà più all’avanguardia del settore, nella maggior parte dei casi guidate proprio da giovani. Sono gli imprenditori “junior”, infatti, a dimostrarsi i più attenti a cogliere le opportunità della ricerca e della sperimentazione: una dinamicità e un’intraprendenza capaci di creare in media il 35 per cento di valore aggiunto in più dei colleghi maturi. Solo nei servizi all’ambiente e nella produzione di agroenergie i giovani sono quasi il doppio degli “over”: il 7,2 per cento degli “under 40” contro il 4 per cento dei produttori “senior”.
Ma l’innovazione non è solo “green”. Bandiera verde -sottolinea la Cia- premia anche chi accompagna alla qualità delle produzioni agricole l’originalità dell’offerta, rispondendo prontamente alle esigenze di consumatori sempre più consapevoli, che chiedono oltre alla salubrità e alla trasparenza, anche creatività e ricercatezza. Ma tanti sono anche gli agricoltori che reinventano completamente il ruolo dei prodotti sulla tavola: ed è così che l’aglio di Caraglio diventa una squisita crema dolce ed il prestigioso formaggio “castelmagno” torna ad essere prodotto e stagionato nei “crutin” scavati nella pietra, recuperati a 1.500 metri slm.
La premiazione di Bandiera Verde è stata l’occasione per la Cia di dare un nuovo contributo concreto al lavoro dell’associazione “Libera” sui terreni confiscati alla mafia. Per questo il presidente Politi ha consegnato a don Luigi Ciotti le chiavi di un trattore, destinato a una giovane cooperativa siciliana.
Tra i premi speciali, che da sempre la Cia assegna a personalità della cultura e del giornalismo, quest’anno ci sono quelli alla scrittrice Simonetta Agnello Hornby ed al giornalista Mauro Rosati, esperto del mondo agroalimentare -per il suo impegno costante nella promozione delle eccellenze “made in Italy” e dei prodotti di qualità del territorio.