Sezioni


Banche e imprese agricole i nodi vanno sciolti


“Senza credito e con i morsi di una crisi che morde da cinque anni non si esce dalla crisi, ma si continua solo a perdere competitività. In attesa degli sviluppi sul fronte politico istituzionale, banche e imprese potrebbero confrontarsi su quelle che sono alcune delle principali emergenze: la stasi degli investimenti; l’ulteriore allungamento dei tempi, oltre all’innalzamento dei costi per l’accesso al credito; i ritardi di pagamento della Pubblica Amministrazione su cui non c’è nessun segnale di novità, ma solo conferme di immobilismo”. Lo dice Maurizio Gardini, Presidente di Confcooperative sulla gravità del rapporto credito – liquidità – imprese.
“Anche Confcooperative Cuneo – afferma Domenico Paschetta, Presidente dell’Unione cuneese – individua nella difficoltà di accesso al credito uno dei temi salienti su cui le risposte delle Istituzioni debbono essere immediate. Anche nella nostra provincia – prosegue Paschetta – soprattutto nel settore della cooperazione sociale, stiamo fortemente soffrendo i ritardati pagamenti degli enti pubblici, a scapito ormai di conclamate difficoltà da parte delle cooperative di retribuire regolarmente i propri soci lavoratori”.
“E’ dunque auspicabile – conclude Paschetta – che il tavolo nazionale tra banche, imprese ed istituzioni, porti rapidi e concreti risultati sull’economia reale e sulle nostre imprese cooperative”.