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Aumento dell’Iva, il rinvio consente di tirare il fiato


Il rinvio dell’aumento Iva era atteso per evitare ulteriori effetti depressivi sulle vendite che al dettaglio sono già crollate del 3,5 per cento nel primo quadrimestre dell’anno, con un calo del 2,1 per cento per gli alimentari e del 4,2 per cento per i non alimentari.
Coldiretti commenta positivamente la decisione del Governo di rinviare l’aumento dell’Imposta sul valore aggiunto previsto per il primo luglio, anche se il rinvio è previsto per soli tre mesi. Una necessità di fronte al crollo del potere di acquisto delle famiglie italiane che hanno svuotato il carrello dei prodotti base per l’alimentazione dalla frutta (-4 per cento) al pesce (-5 per cento), dalla carne bovina (-6 per cento) al vino (-7 per cento) fino all’olio di oliva (-8 per cento), secondo le elaborazioni Coldiretti sulla base dei dati Ismea del primo trimestre.
Il rinvio dell’aumento dell’imposta di valore aggiunto dal 21 al 22 per cento salva anche il vino le cui vendite sul mercato nazionale sono scese al minimo storico dall’Unità d’Italia.