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Aumenta il fatturato (+10%) ma precipita l’utile


La prima edizione dell’analisi dei bilanci delle società di capitale della provincia di Cuneo analizza la relativa performance economico-finanziaria, realizzata nel corso del 2011. Il periodo preso in esame è stato contraddistinto, come ben noto, dai primi segnali di un nuovo rallentamento del ciclo economico internazionale, pur avendo nel complesso registrato risultati positivi. Ė peraltro evidente che la portata della nuova fase recessiva potrà essere colta appieno solo a partire dai risultati a consuntivo relativi al 2012.
Le elaborazioni, effettuate a partire dalle informazioni contenute nella banca dati AIDA del Bureau van Dijk, sono state compiute aggregando i bilanci di 3.511 società di capitale aventi sede legale in provincia di Cuneo, con disponibilità di bilancio per tutti e tre gli anni 2009, 2010 e 2011, escluse quelle con bilancio consolidato.
Nel 2011 il disegno complessivo dell’economia provinciale si è mantenuto stabile, mostrando una capacità di tenuta superiore a quella manifestata da altre realtà territoriali. Tale dinamica risulta evidente anche dalle analisi condotte. Il dato forse più esplicativo è quello riferito all’andamento del fatturato: in un panorama nazionale e regionale caratterizzato da incrementi del fatturato delle società di capitale del 5,8% e del 2,3%, il volume d’affari generato dalle aziende della provincia di Cuneo è, infatti, aumentato del 10,3% rispetto all’anno prima.
“Attraverso la prima edizione dell’analisi dei bilanci delle società di capitale – dichiara Ferruccio Dardanello – la Camera di commercio di Cuneo vuole fornire un nuovo strumento di monitoraggio dell’economia provinciale, per tracciarne un quadro sempre più esaustivo, nel rispetto del ruolo fondamentale attribuito alle Camere di commercio e alle loro Unioni regionali, chiamate a svolgere funzioni di monitoraggio e diffusione dell’informazione economica locale. L’auspicio è che le analisi contenute in questa ricerca possano contribuire ad approfondire la conoscenza del sistema economico locale e affermarsi nel tempo come valido strumento di orientamento per i policy maker locali”.

L’ANALISI IN DETTAGLIO
L’aumento di fatturato registrato nel 2011 dall’aggregato delle società di capitale cuneesi si è tradotto in un aumento dei margini (EBITDA ed EBIT), ma non in un incremento degli utili (nonostante le imprese del campione abbiano registrato anche nel 2011 un utile di esercizio, questo è risultato, infatti, in calo rispetto al 2010).
L’aggregato mostra nel complesso buone performance in termini di redditività. Nel 2011, il rapporto tra l’EBITDA e il fatturato delle vendite si attesta, infatti, al 7,01%, collocando la redditività lorda delle vendite delle società di capitale cuneesi su livelli simili tanto a quelli rilevati per lo stesso aggregato nei due anni precedenti, quanto a quelli raggiunti nel 2011 dagli aggregati nazionale e regionale. Come già evidenziato, nel 2011 le aziende cuneesi sono state in grado di trasformare i ricavi delle vendite in utili (il valore assunto dall’indice ROE è, infatti, positivo e pari al 4,66%), a differenza di quanto rilevato per l’aggregato regionale, che ha registrato una perdita d’esercizio (l’indice ROE è risultato, infatti, pari al -0,24%). Il rendimento percentuale conseguito dagli investimenti delle aziende cuneesi (ROA, 3,99%) risulta più elevato di quelli regionale (1,68%) e nazionale (2,10%).
Nel complesso, le società di capitale cuneesi vantano un buon grado di solidità patrimoniale, ma una condizione di lieve squilibrio finanziario. Nel 2011 l’indice di liquidità immediata, che misura la capacità del campione di imprese di far fronte agli impegni a breve attraverso l’utilizzo del capitale circolante (escluso il magazzino) risulta, infatti, pari a 0,80, segnalando una situazione di squilibrio finanziario, tuttavia non critica e in linea rispetto al biennio 2009-2010. Dal punto di vista patrimoniale, il livello di indebitamento rispetto al patrimonio netto del campione appare decisamente contenuto (Debt/Equity ratio pari a 0,35), a testimonianza di una situazione di piena sostenibilità del debito nel medio-lungo periodo. Anche l’incidenza del costo dell’indebitamento finanziario sul volume d’affari appare ridotta (oneri finanziari sul fatturato pari allo 0,89%). Il valore assunto dall’indice di copertura delle immobilizzazioni (1,10) denota, inoltre, come l’aggregato delle società di capitale della provincia di Cuneo abbia coperto in modo corretto, nel periodo considerato, le proprie immobilizzazioni, ovvero gli investimenti realizzati.