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Attesi a settembre i bandi Psr per i giovani


Da una ricognizione nazionale della misura giovani agricoltori e dei relativi bandi per la concessione dei sostegni dei Piani di sviluppo rurale all’avvio dell’attività, eseguita in questi giorni da Coldiretti, emerge che la maggior parte delle regioni apriranno il bando a settembre 2015. Molte di queste procederanno con l’avvio della misura solo dopo l’approvazione dei Piani mentre sembra che solo la Toscana seguirà la strada del pre-bando, ossia la possibilità di presentare la domanda di accesso da parte dei giovani prima dell’approvazione formale del proprio Psr da parte di Bruxelles.
Le prime regioni che avvieranno la misura subito dopo il via libera al Piano saranno l’Emilia Romagna e Bolzano a luglio, mentre dopo l’estate, a settembre, seguirà la maggior parte delle altre.
Questa previsione è importante perché le regioni devono avviare velocemente nel corso dell’anno il bando giovani per dare la possibilità a chi si volesse insediare o che si è insediato nei mesi scorsi di non perdere il premio a lui destinato.
Il rischio deriva dalle nuove regole della nuova misura 6, poiché nella nuova programmazione non è più prevista la disposizione dei 18 mesi tra l’insediamento e l’ammissione a finanziamento della domanda, che deve quindi essere presentata dalle aziende a ridosso dell’insediamento. Insediamento che, generalmente, viene considerato al momento dell’apertura della partita Iva o con disposizioni specifiche su ciascun programma regionale (es. prima movimentazione con fatture in entrata o uscita).
Per le aziende insediate dopo la scadenza dell’ultimo bando delle Regioni, e comunque per le differenze temporali tra l’insediamento e l’eventuale presentazione della domanda di contributo, le Regioni stanno ottenendo dalla Commissione Europea la possibilità di poter accogliere domande con insediamenti già avvenuti.
La Commissione sta concedendo un termine di 12 mesi, ossia l’insediamento del giovane non potrebbe andare più indietro di 12 mesi dalla presentazione della domanda. E’ importante questa previsione concessa già ora nel Psr Lombardia e Veneto. Altra novità, che sembra emergere dai Piani in corso di approvazione, è la previsione di concedere il sostegno giovani sino al 40esimo anno di età compreso.
Pertanto è fondamentale per le aziende insediarsi nei giusti tempi per evitare che possano passare i mesi utili per la presentazione della domanda e che le regioni si attivino prontamente per emettere in questo anno di transizione i Pre-Bandi giovani, come nel caso della Toscana o i bandi prima della fine del 2015.
Tutto l’impianto è ancora più complicato dal fatto che i giovani potrebbero essere indotti all’insediamento prima del 15 giugno del 2015, termine di presentazione della domanda della Pac, per godere di una maggiorazione del 25 per cento sui titoli, specificamente prevista nella nuova domanda unica. I giovani senza titoli invece dovrebbero fare domanda di accesso alla riserva nazionale, sempre entro il 15 giugno, con la relativa maggiorazione. Il rischio è che fra premi del primo pilastro (i titoli) e la misura 6 dello sviluppo rurale d’insediamento giovani, qualche impresa possa essere esclusa da uno dei due premi per la non coincidenza delle date di insediamento e le date dei futuri Bandi Psr e per i titoli.
Per le regioni che hanno ancora risorse sul Psr 2007-2013 si possono usare i bandi di questo Piano, come fatto dalla Regione Puglia o da Trento, spostando sino al 3 per cento delle risorse da un asse all’altro se servono fondi. Spostamento consentito sino al 31 agosto 2015. Per i trasferimenti di risorse tra misure dello stesso asse non ci sono vincoli particolari.
In attesa perciò che esca la maggior parte dei Bandi d’insediamento giovani, è importante da parte dell’azienda iniziare a programmare il proprio piano di sviluppo aziendale (Business plan).

(Fonte: Coldiretti)