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Attenzione, il valore aggiunto in agricoltura torna a diminuire


Il valore aggiunto agricolo diminuisce (-3,4%), in controtendenza rispetto all’andamento dell’economia complessiva (PIL +1,5%).

Il 2017 è stato un anno difficile per l’agricoltura italiana. Nei primi nove mesi dell’anno il settore primario aveva già accumulato un calo del 3,4% del valore aggiunto in termini reali rispetto allo scorso anno; il resto dell’economia, invece, ha proseguito la tendenza di crescita registrando sinora un aumento del PIL di un punto e mezzo percentuale.
Secondo le stime del Centro Studi Confagricoltura, se queste variazioni saranno confermate su base annua, il valore aggiunto del settore agricolo tornerà al di sotto di quello registrato nel 2012.

Questo dato è lo specchio di un settore agricolo che, al di là dell’entusiasmo enfatico di certi commentatori, vive una fase congiunturale difficile, ancora una volta in controtendenza (ma stavolta in negativo) rispetto all’andamento dell’economia generale del Paese.
Livelli delle produzioni insoddisfacenti per vari motivi (andamento climatico, calo degli investimenti ecc.), instabilità dei prezzi di vendita (spesso in forte calo) di molti prodotti agricoli, alti costi dei mezzi di produzione, e problemi di varia natura, hanno compromesso la redditività di coltivazioni e allevamenti, e la fiducia delle imprese.

L’esportazione cresce (+4,7%) e supererà i 40 miliardi di euro nel 2017

Anche il “boom” delle esportazioni di prodotti agricoli e alimentari, che nel 2017 dovrebbero superare i 40 miliardi di euro, in realtà evidenzia:
– la conferma della dinamica positiva per i prodotti dell’industria alimentare, dal 2015 con saldo positivo tra esportazioni ed importazioni (nel 2017 saldo stimato +2,8 miliardi di euro);
– il persistere del saldo negativo tra esportazioni ed importazioni per quanto riguarda gli scambi di prodotti agricoli (nel 2017 saldo stimato -7,3 miliardi di euro).

L’occupazione del settore agricoltura, selvicoltura e pesca diminuisce (-2,7%) mentre l’occupazione del totale dell’economia aumenta (+1,1%)

Notizie non buone vengono anche dal versante dell’occupazione in agricoltura: diminuiscono soprattutto gli indipendenti (-3,2%), e in particolare le donne (-7%); segno negativo, sia pure più contenuto, per i dipendenti (-2,2%) con, anche in questo caso, una flessione più rilevante per le donne (- 8,4%).