Sezioni


Assicurazione, corsa alle risorse entro il 30 giugno


Confagricoltura Cuneo insorge dopo la recente circolare in cui Agea ha reso noti gli importi unitari dei premi concernenti le misure di sostegno specifico per il miglioramento della qualità dei prodotti agricoli, a norma dell’articolo 68 del Reg. Ce 73/2009 per la campagna 2013.
Le disponibilità di risorse non consentono il pagamento integrale dell’aiuto fino alla misura massima del 65% della spesa ammessa a contributo. Per la campagna 2013, infatti, la percentuale di contributo erogabile è scesa al 56% della spesa.
“Questo sistema va riformato – afferma Confagricoltura Cuneo -. Nelle campagne passate era sempre stata raggiunta la percentuale massima di contributo pari al 65%. Non si può chiedere alle aziende di coprire di tasca proprio il rimanente 9%”.
“In un periodo di crisi come questo – prosegue l’organizzazione agricola – è necessario che le aziende ricevano aiuti, non che siano costrette di tasca propria a coprire la differenza. Auspichiamo che entro il prossimo 30 giugno siano reperite le risorse necessarie a raggiungere la massima spesa ammissibile”.
Le aziende sono chiamate a pagare entro il 30 giugno, come indicato dal bollettino Equitalia per conto di Condifesa (Consorzio di Difesa delle Produzioni Intensive nella Provincia di Cuneo), l’importo dell’assicurazione di loro competenza. Tale importo doveva pervenire tramite contributo Pac nella misura del 65%. In sostanza, le aziende avrebbero dovuto semplicemente inoltrare la somma percepita come conguaglio del bollettino Equitalia in loro possesso.
Nella realtà, come da comunicazione giunta dal Ministero, per questa campagna la percentuale di contributo erogabile è pari al 56% della spesa ammessa a contributo. La restante parte, fino al raggiungimento della misura massima del 65% previsto dalla normativa, potrà essere riconosciuta soltanto qualora saranno reperite dal Ministero eventuali risorse aggiuntive attualmente non disponibili. Qualora i fondi non venissero reperiti, toccherà dunque ad ogni singola azienda coprire la differenza del restante 9%.