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Applicazione della Pac adesso tocca all’Italia


Gli accordi sulla Pac confermano la riduzione del budget complessivo, e per l’Italia in particolare il taglio per i pagamenti diretti, per il meccanismo della cosiddetta convergenza esterna si attesta (a prezzi costanti 2011) intorno al 18 per cento.
“Ora auspichiamo l’approvazione rapida dei regolamenti – osserva il responsabile CIPAT/Cia di Cuneo, Silvio Chionetti – in modo da avere un maggiore quadro di certezze e soprattutto l’avvio di un approfondito confronto in Italia per definire i numerosi aspetti da dirimere a livello di stato membro”.
Ai tanti aspetti applicativi individuati con gli accordi di giugno (imprenditore attivo, eventuali criteri di regionalizzazione e convergenza, aiuti accoppiati), dopo l’ultima intesa dei giorni scorsi si aggiungono a quelli relativi all’applicazione della degressività e/o del cosiddetto pagamento redistributivo per i primi ettari, che non potrà essere inferiore al 5 per cento del budget complessivo e la possibilità di trasferimento dei fondi tra i due pilastri.
“Sono anche questi aspetti importanti – continua Chionetti – che vanno attentamente analizzati e definiti di concerto con le Organizzazioni di rappresentanza delle imprese”.

“CAPITOLI” ACCORDO 24 SETTEMBRE

Pagamenti diretti
“Capping” e “Degressività”: l’accordo è stato raggiunto sulla obbligatorietà della “degressività” , e “capping”. In pratica questo significa che l’importo del sostegno diretto che un’azienda agricola riceve (non incluso il pagamento Greening) sarà ridotto di almeno il 5% per gli importi superiori a 150.000 euro. Onde tener conto del rapporto di lavoro, i costi salariali possono essere dedotti prima che sia effettuato il calcolo. Tale riduzione non deve applicarsi agli Stati membri che applicano il “pagamento redistributivo” in base al quale almeno il 5% della propria dotazione nazionale è trattenuto per la ridistribuzione sui primi ettari di tutte le aziende agricole. I fondi “salvati” in questo meccanismo nello Stato membro/regione interessata, sono trasferiti alla rispettiva dotazione per lo sviluppo rurale, e possono essere utilizzati senza requisiti di co-finanziamento.

Convergenza esterna
Le dotazioni nazionali per i pagamenti diretti per Stato membro saranno progressivamente regolati in modo che gli Stati membri in cui il pagamento medio (in € per ettaro) è attualmente inferiore al 90% della media dell’UE vedrà un graduale aumento (di 1/3 della differenza tra il loro tasso corrente e il 90% della media UE). Inoltre, vi è la garanzia che ogni Stato membro dovrà raggiungere un livello minimo entro il 2019. Gli importi disponibili per gli altri Stati membri che ricevono fondi sopra gli importi medi saranno adeguati di conseguenza.

Il trasferimento di fondi tra i pilastri
Gli Stati membri avranno la possibilità di trasferire fino al 15% dei loro pagamenti diretti nazionali (1° pilastro) alla loro dotazione per lo sviluppo rurale. Questi importi non devono essere co-finanziati. Gli Stati membri avranno anche la possibilità di trasferire fino al 15% della loro dotazione nazionale per lo sviluppo rurale per i pagamenti diretti, elevabile fino al 25% per gli Stati membri che ricevono meno del 90% della media UE dei pagamenti diretti.

SVILUPPO RURALE

Stanziamenti nazionali
Le assegnazioni di sviluppo rurale per Stato membro sono incluse nel regolamento di base, ma con la possibilità di regolare questi valori attraverso un atto delegato ove tecnicamente necessario o previsto da un atto legislativo.

Tassi di cofinanziamento
I tassi massimi di cofinanziamento UE saranno fino all’85% nelle regioni meno sviluppate, le regioni ultra periferiche e nelle isole minori del Mar Egeo, il 75% nelle regioni in transizione, il 63% nelle altre regioni in transizione e il 53% nelle altre regioni per la maggior parte dei pagamenti, ma può essere più elevato per le misure di sostegno al trasferimento di conoscenze, la cooperazione, la costituzione di associazioni di produttori e le organizzazioni e i premi d’insediamento per i giovani agricoltori, così come per i progetti LEADER e per la spesa in materia di ambiente e cambiamento climatico in varie misure.

(nella foto: Silvio Chionetti)