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Alluvione, il Piemonte mette mano al portafoglio


“La Regione ha già compiuto sopralluoghi e avviato le procedure per far fronte ai danni provocati alle aziende agricole dalla alluvione del 25 novembre. L’intervento dell’Assessorato all’agricoltura riguarda le aziende agricole colpite, indipendentemente dal fatto che i loro territori siano compresi nel decreto di stato di calamità firmato dal governo, che riguarda le opere pubbliche”.
Lo precisa l’assessore regionale all’Agricoltura del Piemonte, Giorgio Ferrero.

I tecnici dell’Assessorato regionale hanno compiuto sopralluoghi per accertare i danni sul 30% delle richieste di risarcimento presentate ai Comuni dagli agricoltori che sono stati colpiti dall’alluvione.
E’ infatti la denuncia dei danni ai Comuni, che la girano alla Regione, ad avviare le procedure del risarcimento.
In base al decreto legislativo 102 del 2004 la Giunta regionale, dopo i sopralluoghi dei tecnici regionali, definirà entro il 25 febbraio con una apposita delibera le strutture colpite e l’entità dei danni, dati che andranno al ministero per l’avvio delle procedure per il pagamento.

L’assessore Ferrero ha inoltre inviato una lettera agli istituti bancari chiedendo che la Regione sia messa a conoscenza delle iniziative intraprese dagli stessi a favore delle aziende agricole alluvionate, in modo da diffondere queste opportunità. “Tendenzialmente queste iniziative sono riconducibili ad operazioni di sospensione temporanea del rimborso della quota capitale delle rate in scadenza di prestiti/mutui e a finanziamenti a medio/lungo termine per il ripristino dei danni e per la ripresa delle attività produttive”, spiega Ferrero, che attende altri elementi per dare una informativa precisa al mondo agricolo.

Inoltre l’assessore ha concordato con Arpea una priorità nella liquidazione della Domanda Unica 2016 per le aziende alluvionate che saranno segnalate dalle strutture provinciali. Al riguardo, la Regione ha autorizzato l’anticipo di 20 milioni per il pagamento di questi premi, in considerazione dei ritardi di Agea nel trasferire i fondi.