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Allevamenti di suini, adesione alla ClassyFarm entro fine anno per prevenire il ricorso al taglio della coda


Entro la fine del 2018 gli allevatori di suini dovranno aderire al progetto “ClassyFarm”, sistema di categorizzazione del rischio degli allevamenti, messo a punto sul tema del benessere suini, con particolare riferimento alle misure volte a prevenire il ricorso del taglio della coda e ad assicurare materiale di arricchimento ambientale.

Si tratta di un sistema di raccolta-dati “integrata”, cioè proveniente da più fonti (controlli ufficiali, BDN, banche dati e informazioni del veterinario aziendale) che consente di dare una valutazione complessiva dell’allevamento, in tutte le aree afferenti la salute e il benessere animale (farmaco veterinario e biosicurezza compresi).

Tale valutazione sarà sintetizzata da un indicatore numerico di rischio (score), un valore scaturente da coefficienti validati ed elaborati, che consentirà alle ASL di impostare una programmazione mirata delle audit ufficiali e agli operatori di ridurre gli oneri in termini di minor frequenza dei controlli. Inoltre, la categorizzazione consentirà all’allevatore di avere una fotografia costante del suo allevamento, anche per verificare le aree di miglioramento nel proprio interesse economico-produttivo.

L’obiettivo è, infatti, premiare gli allevamenti più virtuosi, lungo un percorso che offra anche prospettive di certificazione di qualità, a tutto vantaggio del consumatore finale.
Potranno inserire i dati sia i veterinari aziendali che i veterinari ASL, mentre gli allevatori potranno solamente visualizzarli. Per rispetto della privacy, oltre alle aziende, potranno accedere ai dati solamente il veterinario aziendale incaricato e il veterinario ASL per gli allevamenti di propria competenza.

Entro la fine dell’anno gli allevatori dovranno aderire al progetto e dovranno incaricare il proprio veterinario a redigere la check-list per verificare se sono soddisfatte le condizioni minime per i gruppi di fattori di rischio (materiali manipolabili, alimenti, salute, densità, qualità aria in stalla). A inizio 2019, dovrebbe seguire una prima tornata di controlli ufficiali da parte dei Servizi Veterinari ASL.
L’adesione a questa iniziativa non è formalmente obbligatoria ma è, in pratica, l’unico metodo ufficiale con il quale verrà misurata l’intenzione e la capacità dell’allevatore di apportare tutte le migliorie necessarie al proprio allevamento. Il tutto attraverso interventi da effettuare non nell’immediato ma attraverso un percorso, arrivando così a dimostrare quantomeno di aver messo in atto tutte le soluzioni possibili e, in particolare, a non ricorrere al taglio della coda.

 

(Fonte: Coldiretti Cuneo)