Aiuti diretti, al via il negoziato europeo

La settimana scorsa hanno preso avvio i “triloghi” fra le tre istituzioni europee (Parlamento, Consiglio e Commissione) che, secondo la nuova procedura di codecisione, sono chiamate ad approvare la nuova Pac 2014-2020.
Intanto si sono svolte altre riunioni che hanno consentito di entrare nel vivo del negoziato su aspetti essenziali della riforma, quali il regime dei pagamenti diretti e le regole dell’organizzazione comune dei mercati. Per quanto riguarda il dossier sui pagamenti diretti, è stato raggiunto un accordo di massima sulla necessità di aumentare la percentuale della dotazione finanziaria relativa al sostegno accoppiato. In merito alla distribuzione dei nuovi aiuti all’interno dei singoli Stati membri (convergenza interna), la Commissione Ue si è dichiarata disponibile a valutare nuove strade in un’ottica di maggiore flessibilità. Intanto, la stessa Commissione dovrebbe presentare lunedì prossimo una proposta di misure transitorie per l’applicazione della Pac nel 2014. Gli aggiustamenti dovrebbero riguardare le regole relative ai pagamenti diretti e allo sviluppo rurale. In breve, per quanto riguarda gli aiuti diretti, è confermato lo slittamento al 2015 dell’intero nuovo sistema degli aiuti (compresi convergenza, greening, articolo 68, aiuti accoppiati), mentre per lo sviluppo rurale si dovrebbe consentire, a certe condizioni, di utilizzare i nuovi fondi 2014-2020 per l’applicazione di misure della programmazione attualmente ancora in corso. In pratica, verrebbe data la possibilità di prorogare al 2014 alcune misure di sviluppo rurale anche a quelle regioni che hanno già esaurito il budget 2007-2013. Nella proposta della Commissione verrebbe fissato per ogni Paese anche il budget indicativo 2014 relativo agli aiuti diretti, che sarà confermato solo quando si raggiungerà l’accordo definitivo sul quadro finanziario pluriennale, proposto a febbraio scorso dal Consiglio europeo. Per l’Italia si tratterebbe di 3.953 milioni di euro.

(Fonte: Confagricoltura)