Agromeccanici e agricoltori, accordo con l’Accademia dei Georgofili
La Confederazione degli Agromeccanici e Agricoltori Italiani (Cai) e l’Accademia dei Georgofili hanno stabilito un percorso comune sui temi dell’innovazione nella meccanica, sulla valorizzazione della filiera agricola italiana, la prevenzione del rischio idrogeologico, la gestione del rischio in agricoltura negli ambiti legati alla volatilità del mercato, dell’assicurazione delle produzioni, dei cambiamenti climatici, delle questioni fitosanitarie e dei danni da ungulati.
A breve saranno individuati i referenti di Cai e dell’Accademia dei Georgofili per la definizione delle diverse iniziative, che potranno essere convegni, prove sperimentali in campo, ricerche scientifiche dedicate a filiere specifiche.
Così è emerso dall’incontro di ieri mattina a Firenze tra la delegazione di Cai, composta dal presidente Gianni Dalla Bernardina, dal vicepresidente Sandro Cappellini e dai consiglieri Massimo Alberghini e Gianluca Ravizza, e il presidente dell’Accademia dei Georgofili, Giampiero Maracchi, con il responsabile dei progetti dell’Accademia dei Georgofili, Carlo Chiostri.
“L’agricoltura italiana sta vivendo una fase di grande cambiamento e oggi più che mai serve un’azione di ricerca e di comunicazione, scientifica, ma allo stesso tempo chiara, agli agricoltori e alla società civile – ha detto il presidente della Confederazione degli Agromeccanici e Agricoltori Italiani (Cai), Gianni Dalla Bernardina -. Come associazione di riferimento nazionale desideriamo dare il nostro contributo nell’ambito della sperimentazione e dell’innovazione nella meccanica e contribuire alle iniziative convegnistiche e divulgative dei Georgofili”.
Inoltre, Cai metterà a disposizione il proprio staff, qualificato e accreditato ai ministeri e alle diverse istituzioni, per il nuovo portale L’Accademia risponde.
“L’Accademia dei Georgofili – ha detto il suo presidente Giampiero Maracchi – è a disposizione per condividere un percorso che concretizzi il protocollo d’intesa siglato nel luglio 2016 con l’allora Coordinamento degli Agromeccanici e Agricoltori Italiani, in particolare per favorire la diffusione dell’innovazione nel settore dell’agricoltura, delle foreste e dell’agroalimentare per quanto concerne le tecniche colturali compatibili con i cambiamenti climatici, la tutela dell’ambiente e la valorizzazione dei prodotti alimentari e individuare modelli di produzione sostenibile dal punto di vista economico e ambientale”.